Ultimo aggiornamento 14.05.2025 - 18:38

IFEL su investimenti pubblici italiani: il 73% passa ormai per l’UE, il 55% quelli comunali

  • 14 Mag, 2025

A Bruxelles la Fondazione ha riunito parlamentari e amministratori per discutere sul futuro delle politiche di coesione e sul ruolo delle città.

Nel periodo 2021-2026 tra PNRR e fondi delle politiche di coesione sono messi a disposizione del nostro Paese complessivamente 357,6 miliardi di euro: mediamente 56,44 miliardi l’anno. Solo per il comparto comunale le risorse per investimenti sono pari a 10,43 miliardi l’anno, il 55% dei 19,1 miliardi del 2024. Ma per l’intero Paese saliamo al 73% della spesa dello stesso anno.

Le politiche dell’Unione Europea sono determinanti per il livello degli investimenti pubblici italiani e decisivi per il futuro delle città. Per questo che IFEL, la Fondazione dell’Anci dedicata alla finanza e all’economia locale, ha riunito a Bruxelles i parlamentari europei con un passato da Sindaci ed Amministratori comunali e i membri del Comitato Europeo delle Regioni e delle Autonomie locali per discutere insieme della revisione di medio termine delle politiche di coesione sul processo di definizione del nuovo Bilancio Ue (QFP 20028-20035).

“Questo importante incontro porterà ad idee molto significative su un tema nevralgico, quello della riforma della politica di coesione, il ruolo delle città e delle regioni nell'ambito della nuova dimensione di queste politiche di sostegno, punto strategico per il futuro dell'Italia e dell'Europa”, così il Presidente dell’ANCI Gaetano Manfredi introducendo i lavori nel suo video intervento.

D’altra parte, il livello governo locale è stato pronto ad utilizzar le opportunità già offerte dal PNRR. IFEL ha elaborato gli ultimi dati disponibili sulla attuazione che confermano come i Comuni siano al primo posto tra i soggetti pubblici nella attuazione delle misure (con il 74,5% dei bandi aggiudicati).

È una capacità di reazione che il livello comunale vuole mettere in gioco anche nell’ambito delle politiche di coesione che negli ultimi anni hanno visto le città metropolitane e i Comuni destinatari del 18% delle risorse Fesr. Per crescere di dimensione, soprattutto, deve trovare modalità più semplici e veloci di realizzazione. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti italiani nel Comitato delle Regioni e gli europarlamentari con esperienza di amministrazione locale, portatori di una visione radicata nei territori.

Alessandro Canelli, Presidente di IFEL, ha sottolineato come nei prossimi mesi le istituzioni europee saranno impegnate in decisioni importanti anche per le Città e i Comuni Italiani. “La politica di coesione va rinnovata nel suo impianto ma difesa nella sua finalità di ridurre i divari territoriali. Dobbiamo prestare una particolare attenzione alla priorità assegnata alle politiche abitative nella revisione dell’attuale ciclo 20021-27. È tema che deve vedere in prima linea i governi urbani”.

Matteo Bianchi, invece, per il Comitato delle Regioni, nel suo intervento ha incentrato la sua riflessione sul ruolo dei comuni sulla politica di coesione. “Questa politica è essenziale per ridurre le disparità regionali e promuovere uno sviluppo sostenibile, con i comuni che svolgono un ruolo primario nell’attuazione delle stesse – ha affermato – È fondamentale, coinvolgere i cittadini nei processi decisionali, affinché le loro istanze possano essere ascoltate e tradotte in azioni concrete. Vi è inoltre la necessità di semplificare le procedure per consentire ai comuni di accedere efficacemente ai fondi europei, garantendo così l’implementazione di progetti significativi e sostenibili. La creazione di reti tra comuni per condividere esperienze e buone pratiche è essenziale per affrontare sfide comuni in maniera collaborativa e innovativa. Infine, è cruciale allineare le politiche locali con le priorità europee, contribuendo così alla coesione territoriale e promuovere l’innovazione e la digitalizzazione nell’amministrazione pubblica è un passo importante per ottimizzare le risorse e migliorare i servizi per i cittadini”.

IFEL ha offerto il suo contributo, una “Bussola” per orientarsi tecnicamente, al lavoro che attende dei rappresentanti italiani nelle istituzioni europee per alimentare con dati e analisi le varie fasi del processo decisionale. “Un più forte ruolo delle città e dei Comuni non nasce da una rivendicazione corporativa” ha concluso Canelli “ma dalla consapevolezza che la trama dei governi urbani faccia parte del modello politico e sociale dell’UE e ne rappresenti una risorsa essenziale per far viaggiare innovazione e far crescere la competitività”. 

Leggi e scarica il dossier "Bussola per la coesione territoriale - Una mappa per orientarsi sulle nuove priorità della UE". 

 

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