A seguito delle numerose richieste di chiarimenti circa l’applicazione del cd. bonus rifiuti, che comporta l’inserimento di un’ulteriore quota perequativa (UR3a) nell’ambito della bollettazione della TARI e della tariffa corrispettiva, pubblichiamo la NOTA contenente le informazioni attualmente disponibili.
Nel nuovo episodio del PNRR delle Cose, in collaborazione con il Sole24ore, IFEL dedica l’approfondimento al diritto allo studio e alle risorse destinate alle Università dal Piano. Concluso solo il 3,63% dei 2.569 interventi previsti, il 44% è in via di realizzazione. I soggetti privati firmano il 12% delle iniziative ma assorbono il 53,3% delle risorse: 1,43 miliardi. Il Nord e la Lombardia dominano: a Milano arriva più del Lazio. Una galassia di 2.569 progetti - 1.785 borse di dottorato che cubano 385,57 milioni e 784 borse di studio universitarie da 2,31 miliardi - con un tratto distintivo: gli operatori privati e le imprese “firmano” pochissimi interventi (325, il 12,65% del totale) ma fanno la parte del leone dal punto di vista dei finanziamenti, con 1,435 miliardi assegnati sui 2,696 miliardi complessivi (il 53,3 per cento).
Il quadro si ribalta guardando ai soggetti attuatori pubblici: enti vari e organismi di categoria sono destinatari dell’87,12% dei progetti (ben 2.238 progetti) e del 45,91% dei fondi comunitari (1,237 miliardi); le Regioni contano sei iniziative soltanto per borse di studio universitarie (lo 0,23%) per 23,25 milioni.
Il Politecnico di Milano guida la classifica degli atenei per entità delle risorse Pnrr destinate ai dottorati post laurea: con 53 progetti ha raccolto 27,05 milioni di euro sui 385,57 milioni complessivamente assegnati a questa voce. Quasi tutti sono cofinanziati da altri partner e soggetti esterni: in alcuni casi pubblici, talvolta privati come nel caso delle borse attivate in partnership con lo studio di Renzo Piano o con A2A.
A seguire, ci sono l’Università Federico II di Napoli (78 progetti per 22,32 milioni), il Politecnico di Torino (47 interventi per 21,7 milioni) e poi gli atenei di Padova, Milano, Palermo, Roma Sapienza, Torino, Catania e Genova. Per trovare la prima università privata per numero di dottorati che sono stati attivati con risorse comunitarie bisogna scendere al 56° posto: si tratta della Lumsa, la Libera Università Maria Ss. Assunta, che ha sede nella Capitale.
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Leggi il nuovo episodio di giugno 2025 in allegato.