La sezione #PNRRinCOMUNE permette di visualizzare le assegnazioni degli investimenti PNRR rivolti a comuni, città metropolitane, unioni di comuni e comunità montane. Il suo scopo è quello di dare informazioni sulla distribuzione territoriale degli investimenti pubblici finanziati dal Piano, anche al fine di orientare in maniera più mirata le azioni di supporto del Progetto Easy-Investimenti.
Le modalità di navigazione sono di due tipi: la navigazione per ente beneficiario permette di visualizzare in quali missioni e componenti o submisure è coinvolto un singolo ente (comune o altra aggregazione), nonché le assegnazioni di cui risulta beneficiario alla data di aggiornamento del database; la navigazione per territorio, missione e componente permette invece di analizzare ripartizioni geografiche (Nord, Centro e Mezzogiorno), le singole regioni e province autonome o le singole province. Questa navigazione permette inoltre la lettura della distribuzione territoriale delle assegnazioni di ciascuna missione e componente.
Con un documento inviato ad ARERA, l’Anci esprime la sua grande preoccupazione per l’istituzione della nuova componente perequativa pari a 6 euro/utenza, destinata alla copertura dell’agevolazione sul prelievo sui rifiuti per gli utenti domestici del servizio di gestione dei rifiuti urbani, che si trovano in condizioni economico sociali disagiate.
L’intervento di ARERA effettuato con la delibera in questione non permette, ad oggi, di valutare il complesso dell’applicazione della misura agevolativa oggetto del DPCM n. 24 del 2025, e – in particolare – le modalità e i contenuti dell’agevolazione stessa, rimandati a un successivo provvedimento che dovrà riguardare elementi fondamentali, quali l’erogazione del beneficio in via automatica o su richiesta (in quest’ultimo caso eccezionalmente, in base ad eventuali considerazioni di transitorietà) e la disciplina dei conguagli che si renderanno con ogni probabilità necessari, anche in base alle regole transitorie di avvio del dispositivo.
L’Anci, pur ritenendo condivisibile l’obiettivo del Governo e dell’Autorità di assicurare una riduzione generalizzata della tariffa rifiuti a carico di nuclei familiari in condizioni di disagio economico e sociale, ritiene necessario che l’Autorità decida di rinviare l’applicazione del bonus al 2026 definendo le regole nei prossimi mesi e consentendo l’adeguamento entro la fine di quest’anno degli uffici dei Comuni e dei gestori.
È infatti necessario che il sistema applicativo della nuova misura sia noto in tutti i suoi aspetti e adeguatamente comunicato a tutti gli attori. Su questa base, potranno essere risolti i problemi che impediscono l’ordinata applicazione fin dal 2025: dalle tempistiche dei flussi informativi necessari, agli adeguamenti organizzativi, regolamentari e informatici che i Comuni e i gestori dovranno affrontare, alla puntuale informazione ai cittadini e, in particolare, ai beneficiari dell’agevolazione.
Il documento, infine, ribadisce l’assoluta contrarietà all’applicazione delle quote perequative in ragione della TARI fatturata, anziché della TARI effettivamente riscossa. Tale orientamento espresso da ARERA in precedenti occasioni, produce una grave perdita di fiducia nel sistema regolatorio da parte dei Comuni, che risulterebbero gravati da un onere patrimoniale imposto al di fuori di qualsiasi normativa primaria di riferimento.
Corso "Regolazione rifiuti ARERA - Question time IFEL"
Nell’ambito delle prescrizioni regolatorie dettate dall’ARERA ci sono alcune questioni che non sono sufficientemente chiare, tanto da impedire la predisposizione di un Piano economico finanziario, o la predisposizione di un contratto di servizio o di un bando di affidamento che per motivi legati alla mancata comprensione di uno o più elementi, non giungono alla fine del percorso. O anche, in tema di qualità del servizio, non riescono ad essere rispettate le prescrizioni a causa della “lontananza” dal sistema precedentemente adottato.
Per questo motivo IFEL ha avviato una serie di Question Time con gli esperti, che si svolgeranno con cadenza regolare, in cui si risponderà alle domande poste e presentate rispetto agli avvisi specifici lanciati dalla Fondazione.
Durante i Question time, che restano disponibili sulla piattaforma della Scuola IFEL, vengono affrontate tutte le principali criticità presentate dai postulanti, con l’obiettivo di fornire gli elementi risolutori utili a procedere.
Docenti:
Francesco Iacotucci - Esperto IFEL
Walter Giacetti - Esperto IFEL
Il VIDEO del corso è disponibile in libera fruizione sul canale YouTube della Scuola IFEL, all'interno della Playlist ARERA.
Per ottenere anche l'open badge personale per la fruizione del corso in asincrono e i materiale del corso, è necessario fruire della registrazione accedendo alla piattaforma e-learning della Scuola IFEL e iscrivendosi al corso "Regolazione rifiuti ARERA - Question time IFEL"
Nel nuovo episodio del PNRR delle cose, rubrica in collaborazione con il Sole24ore, sono sempre protagonisti i comuni con gli interventi a favore delle opere infrastrutturali e di investimento in capitale umano in ambito digitale. Nonostante le difficoltà della banda ultra larga, il 92,91% delle misure è stata collaudata o è in fase di realizzazione. In gioco 18,05 miliardi distribuiti fra 67.989 iniziative. In vetta la creazione di servizi digitali e formazione.
La fotografia che IFEL e il Sole24ore riguarda soprattutto il tasso di realizzazione degli investimenti: già a dicembre scorso, il 51,98% dei progetti collegati agli interventi della digitalizzazione aveva chiuso il collaudo ed era quindi arrivato in porto, e un altro 40,93% era in fase di realizzazione spesso avanzata. Per il 92,91% delle misure, quindi, non ci sono dubbi sostanziali sulla possibilità di chiudere i lavori e attivare i servizi prima della scadenza.
Non si registra nessun divario eclatante tra Nord e Sud, come invece emerso per altri programmi: nel Settentrione si concentra sì quasi la metà dei 67.989 progetti, contro il 14,8% del Centro e il 24,4% del Mezzogiorno, ma il Nord assorbe il 34,6% dei 13,8 miliardi di finanziamenti (4,8 miliardi circa), il Centro il 24,35% (3,3 miliardi) e Sud e Isole ben il 41% (5,6 miliardi).
Tra gli investimenti per gli interventi di portata maggiore, in questo numero segnaliamo: il comune di Brescia (1,5 milioni alla cybersecurity dopo l’attacco hacker); Roma Capitale (con oltre un milione di euro di fondi Pnrr per realizzare in tutta la città 25 centri di facilitazione digitale); la Regione Campania in collaborazione come soggetto attuatore IFEL Campania ( misura 1.7.2 del Pnrr sulla rete dei servizi di facilitazione digitale. Obiettivo: attivare, con un budget di 14,18 milioni di fondi comunitari, 347 punti di facilitazione per aiutare i cittadini a usare le piattaforme della Pa, a cominciare da quelle sanitarie, e formare così 274mila cittadini entro dicembre 2025).
Tutti i numeri del "PNRR delle cose" li trovi qui.
Leggi il nuovo episodio di aprile 2025 in allegato.