Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 11:39

La riflessione nel pomeriggio della XII Conferenza annuale di IFEL ha riguardato il futuro delle entrate comunali anche alla luce dell’attuazione della nuova delega fiscale

La relazione introduttiva della seconda sessione di lavoro della XII Conferenza annuale di IFEL è stata affidata a Francesca Proia, Responsabile Ufficio Entrate e riscossione Fondazione IFEL. “Il ruolo della fiscalità locale deve essere riportato al centro del dibattito e la manovrabilità della leva fiscale deve rimanere alla base dell’autogoverno locale. L’attuazione della delega fiscale può rappresentare l’occasione giusta”, ha dichiarato Proia auspicando che “il riassetto delle entrate dovrebbe assicurare un margine positivo di comparto, cioè maggiori risorse a disposizione dei Comuni nel loro insieme per stabilizzare l’inversione di tendenza che, dopo i tagli del decennio scorso, vede ora una ripresa di erogazioni correnti ma quasi sempre vincolate a maggiori servizi (asili nido, sociale, trasporto studenti con disabilità)”. Necessarie, quindi, “azioni positive come la piena interoperabilità delle banche dati pubbliche detenute dalle agenzie fiscali pubbliche e dagli enti previdenziali e, in generale, da tutti gli organi pubblici, la ripresa, prevista dalla Delega, delle forme di cooperazione tra lo Stato e gli enti locali, la predisposizione, di sistemi di riscossione più efficaci, proporzionati e tempestivi di quelli fin qui adottati”.

“Le sfide generali dalle variabili generate dalla delega fiscale sono enormi e tante sono le novità. La rivoluzione in atto del sistema normativo in corso forse è poco percepita da chi amministra oggi gli enti locali perché riguarda il futuro. Questa riflessione può quindi essere utile per cercare di spiegare quale sia l’impianto delle norme innovate e sia l’impatto concreto nei territori”. Questi, invece, i contenuti principali della relazione tenuta da Angelo Cuva, Professore di Diritto Tributario Università di Palermo, Coordinatore Tavolo Tecnico “Fiscalità e bilanci degli Enti Locali” Città Metropolitana di Palermo

“Partendo dalla delega fiscale è emerso che bisogna conciliare la delega fiscale con il federalismo fiscale ma non è semplice – la riflessione di Giovanni Spalletta - Direttore Generale del Dipartimento delle Finanze Ministero dell’Economia e delle Finanze – “Quindi il problema da districare è mantenere la leva fiscale agli enti locali con i principi stabiliti dalla nuova delega dialogando fra istituzioni. Sul piano pratico, la delega contiene principi che indicano ai comuni come utilizzare al meglio riscossione, le banche dati, l’efficientamento degli strumenti da utilizzare per il raggiungere il risultato fiscale di riscuotere il giusto e non di più”.

Massimo Bordignon, Professore ordinario di Scienza delle Finanze Università Cattolica di Milano, ha invece incentrato il proprio intervento sulle entrate degli Enti locali e sul sistema di riscossione. “Resta il puzzle discusso sulla relativa semplicità dell’imposizione – ha spiegato il professore - I comuni incassano in media solo il 78% dei propri tributi, e il 10% meno del 55%). C’è un forte discrimine territoriale (Nord vs tutto il resto) e il reddito (pro-capite Irpef) è un forte predittore della capacità di riscossione comunale. Ma c’è evidenza anche di rendimenti de-crescenti di scala; a parità di condizioni e anche in contesti molto ristretti, comuni di maggior dimensione incassano di meno”.

“Un supporto digitale e intelligente per migliorare la capacità dei comuni di riscuotere i tributi locali”. Così infine Angelo Rughetti, Responsabile Osservatorio sugli Investimenti Comunali Fondazione IFEL, che ha specificato come “sia necessario fare un salto di qualità e fornire le risorse tecnologiche per elevare la capacità degli enti e la competenza degli addetti. Il PNRR ha investito risorse importanti sulla digitalizzazione di alcuni servizi ed è auspicabile che la legge di delega fiscale sia accompagnata anche da un piano di investimento per rendere operative le nuove disposizioni. Più i comuni sono in grado di far pagare i tributi più la pressione fiscale può scendere”.

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Dopo le relazioni tecniche sulle prospettive delle entrate comunali la riflessione del Sindaco di Palermo, Vice Sindaco di Roma e l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli. 

Nel confronto pomeridiano della sessione dedicata al futuro delle entrate comunali, confronto moderato da Francesco Cerisano di ItaliaOggi le opinioni di Roberto Lagalla, Sindaco del Comune di Palermo, Silvia Scozzese, Vice Sindaco e Assessore al Bilancio Comune di Roma Capitale e Pier Paolo Baretta, Assessore al Bilancio Comune di Napoli. 

Raccontando l’esperienza a Napoli come assessore nella riscossione dei tributi locali Baretta ha raccontato che “la stragrande maggioranza dei cittadini intercettati ha risposto con la richiesta di rateizzazione massima. Tutti hanno capito che è cambiato il giro e hanno chiesto di rateizzazione”. Nella lotta all’evasione fiscale, ha poi aggiunto che “è necessario organizzare una gestione informatizzata di banche dati che dialoghino tra loro su una piattaforma alternativa a basso costo e che implichino l’utilizzo di meno risorse umane”. Parlando di interlocuzione tra centro e periferia, poi, il professore ha affermato che “il rapporto tra lo Stato e i comuni è di tipo autorizzativo con controlli, concessioni ed aiuti nel caso”.

Il Sindaco di Palermo, invece ha ribadito che su autonomia che “bisognerà lavorare molto sui fondi di perequazione e penso sia necessario dare garanzie di mantenimento di  una percentuale riservata di fondi extracomunali, quindi fondi di investimento alle Regioni del Sud, e credo che sia un dibattito che vada fatto a livello politico anche nella maggioranza di centrodestra  che certamente non può e non trascurerà questi aspetti". In merito all’esperienza a Palermo, invece Lagalla ha descritto ai presenti le operazione economico finanziarie di risanamento del bilancio. “Va restituita una maggiore fiducia, pur nella rigorosità dei controlli nazionali, alle istituzioni locali che conoscono meglio la storia dei territori e le criticità come nella riscossione dei tributi e nella lotta all’evasione”.

Non ultima Scozzese che ha raccontato come è possibile riuscire a fare una buona riscossione come è avvenuto a Roma soprattutto con la Tari. “Tra le regole condivise tra Stato e città  - ha spiegato - quella fondamentale è che il mondo delle entrate e il mondo della contabilità, della ragioneria, devono necessariamente dialogare tra loro  e parlare una lingua comune. Quindi dal governo, istituzioni ad ogni ordine e grado fino ai comuni è necessaria una collaborazione costante in modo che ciascuno faccia la sua parte nell’interesse generale”.

Queste le conclusione del Presidente ANCI e Sindaco Comune di Bari, Antonio Decaro, in chiusura dei lavori: "Le nuove regole europee non obbligano nessuno Stato membro a applicare restrizioni agli enti locali. Se ci saranno tagli, sarà non solo per colpa dell'Europa o delle scelte dei Comuni ma per scelte politiche. Il mantenimento delle risorse comunali va considerata una priorità di politica finanziaria del Paese. Se questo non sarà rispettato saranno a rischio i servizi per le fasce più deboli. La stabiità dei Comuni è una garanzia di sviluppo per tutto il Paese". 

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Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al Master Universitario di II livello: "Metodi e tecniche per il governo di territori resilienti. Verso la gestione integrata dei rischi", promosso Politecnico di Torino. C'è tempo fino al 12 aprile per candidarsi al percorso che mira a formare professionisti esperti in pianificazione, gestione del progetto di territori resilienti. 

Il Master 

La resilienza dei territori agli impatti ambientali e alle sfide socio-economiche della transizione in atto è tema di frontiera per le decisioni politico-istituzionali che richiedono nuove competenze e tecniche.

In linea con i contenuti delle strategie internazionali per lo sviluppo sostenibile e per l'adattamento ai cambiamenti climatici, il master vuole formare esperti in grado di utilizzare i principali metodi, tecniche e strumenti per la gestione adattiva, integrata ed evolutiva del territorio di fronte ai rischi e alle sfide esterne causate da cambiamenti ambientali, ecologici, economici e sociali. 

Il Master ha durata annuale e, il monte ore complessivo, sarà ripartito in lezioni, seminari e tirocinio. Le lezioni si svolgono principalmente online e, per permettere anche ai lavoratiori di frequentare i corsi, si terranno il venerdì e il sabato.

Obiettivi formativi

Il Master è aperto a 25 partecipanti ed è rivolto a tecnici delle pubblici amministrazioni e liberi professionisti che abbiano conseguito la laurea magistrale in Ingegneria, Architettura, Pianificazione Territoriale, Scienze Agrarie, Ambientali, Biologiche, Forestali, Geologiche, Naturali, Fisiche, Economiche e Giuridiche.

Il percorso didattico propone metodi e tecniche, sviluppati dal Centro Interdipartimentale Responsible Risk Resilience (R3C) del Politecnico di Torino, per l’analisi delle vulnerabilità e per la valutazione della capacità di risposta dei territori ai rischi naturali e antropici nella prospettiva di resilienza e sostenibilità.

Il Master è supportato da diversi attori del territorio, istituzioni e associazioni interessate ad ospitare gli studenti per i loro tirocini ed è sostenuto da 3 borse INPS rivolte al personale dipendente delle pubbliche amministrazioni a copertura della quota di partecipazione.

Come iscriversi

Le candidature per la partecipazione al Master dovranno pervenire unicamente tramite il portale Apply@PoliTo entro e non oltre il 12 aprile 2024 ore 14.00,  pena esclusione dal processo di selezione. Le candidature pervenute entro la data indicatasaranno successivamente esaminate dal Servizio Master, Formazione Continua e Challenge per la verifica del rispetto dei requisiti di ammissione.

Per ulteriori informazioni sul Master, programma dettagliato, docenti e modalità di iscrizione, è possibile consultare la pagina Ufficiale del corso, a questo link.

 

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Si informa che è stato diffuso un avviso pubblico per il conferimento di n.1 incarico di lavoro a tempo determinato da inserire all'interno dell'Ufficio Affari Generali, Istituzionali e Trasparenza.

L'Avviso di selezione disciplina la procedura di selezione, le modalità e le condizioni dell’incarico che IFEL intende conferire una risorsa da impiegare nell’ambito di attività temporanee e/o aggiuntive connesse e conseguenti ad un possibile incremento di attività relativamente anche a nuove iniziative e progetti in via di ideazione e/o perfezionamento. In via semplificativa si occuperà di:

  • predisposizione di schemi di Convenzioni, Protocolli di intesa e Accordi tra amministrazioni;
  • definizione di format, regolamenti e/o schemi di atti organizzativi interni finalizzati all’esecuzione degli Accordi negoziali di cui al punto precedente;
  • predisposizione e redazione di contratti a persone fisiche;
  • predisposizione di check-list per il rispetto della compliance aziendale;
  • predisposizione di schemi e format di aggiornamento del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza - PTPCT;
  • monitoraggio normativo ai fini della promozione della compliance aziendale e altre attività connesse e complementari alle precedenti e/o ad equivalente contenuto professionale.

Il testo integrale dell'Avviso e i relativi allegati sono accessibili nel portale Trasparenza della Fondazione IFEL al seguente link.

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Nuovo appuntamento IFEL a Torino il 7 febbraio con il Comune e “Il Mondo dopo”.

Il terzo appuntamento del ciclo di eventi “Il Mondo Dopo”, promosso dalla Fondazione Ottimisti&Razionali in collaborazione con IFEL, è previsto a Torino con l'evento dal titolo: "L’intelligenza artificiale nelle PA: opportunità e sfide". La giornata di approfondimento si terrà presso l'Intesa San Paolo Innovation Center dalle ore 15:30.

Il Presidente di IFEL Alessandro Canelli e il Direttore Pierciro Galeone discuteranno con gli altri invitati all’evento di Intelligenza artificiale e di come questa possa essere un valore aggiunto per le amministrazioni pubbliche, sia in termini di semplificazione amministrativa lato comuni e PA, sia in termini di miglioramento ed efficientamento dei servizi pubblici offerti ai cittadini.

Di vantaggi dell’applicazione nei processi decisionali e lavorativi dell’AI e di mercato dell’intelligenza artificiale parleranno, invece, Emanuela Girardi Fondatrice e presidente Pop AI, Laura Li Puma di Head of AI Lab Intesa Sanpaolo Innovation Center, Rosa Meo Professoressa di Informatica presso l’Università di Torino e Lorenzo Pregliasco Direttore responsabile YOUTREND.

Una delle prime esperienze di applicazione di AI negli enti locali, poi, è proprio il Comune di Torino che ospita il seminario. Il racconto di come la città stia cambiando anche il modello organizzativo in questa ottica è affidato ad Alessandra Cimadom, Direttrice Generale del Comune di Torino.

Consulta il programma completo QUI.

COME PARTECIPARE

Per partecipare a "L’intelligenza artificiale nelle PA: opportunità e sfide" è necessario iscriversi inviando una mail all’indirizzo:  . 
E' possibile seguire l'evento anche in diretta streaming qui.

 

 

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