Nella seduta di giovedì 19 marzo 2015, la Camera dei deputati ha approvato, in via definitiva e senza modificazioni, il disegno di legge di conversione del decreto legge n. 4 del 2015. Pubblichiamo di seguito una nota relativa agli ordini del giorno accolti alla Camera ed al Senato.
Pubblichiamo in allegato una nota di approfondimento sulla Dichiarazione TASI anche in relazione alla recente Risoluzione n. 3/DF del 25 marzo 2015
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Si pubblica, in allegato, il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno dello scorso 2 aprileconcernente i criteri e le modalità di ripiano dell’eventuale maggior disavanzo di amministrazione derivante dal riaccertamento straordinario dei residui e dal primo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, di cui all’articolo 3, comma 7, del d.lgs. n. 118 del 2011.
Nel ripiano del maggior disavanzo, tale Decreto si attiene ai seguenti criteri:
1) utilizzo di quote accantonate o destinate del risultato di amministrazione per ridurre la quota del disavanzo di amministrazione;
2) ridefinizione delle tipologie di entrata utilizzabili ai fini del ripiano del disavanzo;
3) individuazione di eventuali altre misure finalizzate a consentire un sostenibile passaggio alla disciplina contabile prevista dal decreto stesso.
Nello specifico, il Decreto definisce, all’art. 1, cosa si intenda per maggiore disavanzo, tanto per gli enti per i quali l’armonizzazione contabile ha preso avvio il 1° gennaio 2015 quanto per gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione. Il successivo art. 2 definisce le modalità di ripiano di tale disavanzo, mentre l’art. 3 prevede la possibilità di utilizzare anche le eventuali quote del risultato di amministrazione accantonate negli esercizi precedenti al fondo svalutazione crediti per l’accantonamento di una quota del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015, rideterminato a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, al fondo crediti di dubbia esigibilità. Infine, l’art. 4 contiene indicazioni circa la verifica e le modalità di ripiano del maggior disavanzo non recuperato nell’anno 2015.
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