A seguito delle interpretazioni di alcuni commentatori, relative all'obbligo da parte dei Comuni di inviare modelli precompilati per il pagamento della Tasi, riteniamo utile e necessario fornire i chiarimenti contenuti nella nota allegata, anche al fine di una migliore comprensione dei contenuti della disciplina Normativa.
"
La Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti si è pronunciata in merito alla gestione finanziaria di diversi comuni toscani nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio sul rendiconto 2013, rilevando la non corretta “distinzione, all’interno del genus delle entrate vincolate, tra entrate con un vincolo generico (operante solo in termini di competenza) ed entrate a specifica destinazione (per le quali il vincolo opererebbe sia sulla competenza che sulla cassa)”.
A giudizio della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti, infatti, diversi enti toscani non hanno proceduto ad effettuare in bilancio la “corretta ed integrale contabilizzazione delle movimentazioni dei flussi di cassa relativi alle entrate a specifica destinazione di cui agli artt. 180 e 195 del TUEL”, ritenendo impropria la distinzione tra entrate con solo vincolo di competenza e quelle aventi anche vincolo di cassa.
Nella nota allegata, Ifel, sulla base della Normativa vigente e di una precedente deliberazione della Sezione di controllo per la Lombardia della Corte dei Conti, chiarisce le motivazioni per cui l’interpretazione della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti risulta non condivisibile, mentre appare del tutto conforme alla disciplina vigente l’operato dei Comuni toscani, circa l’utilizzo in termini di cassa di alcune entrate a specifica destinazione, non aventi esplicito vincolo di cassa.
Allegati:
- Parere Ifel di approfondimento
- Ordinanza Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti a seguito del controllo-monitoraggio del rendiconto 2013 dei Comuni toscani
"
"
Come noto con la circolare N° 1283, la Cassa depositi e prestiti ha riaperto i termini per la rinegoziazione dei mutui, in applicazione comma 537 della legge 190 del 2014 (L. di Stabilità 2015), con specifico riferimento alle posizioni già oggetto di precedenti rinegoziazioni, che in assenza della norma citata non avrebbero potuto essere oggetto di ulteriore revisione.
Visti i termini ormai prossimi alla scadenza, in attesa che con l’emanazione del dl “Enti locali” venga definitivamente formalizzata la possibilità, anche per gli enti in esercizio provvisorio, di poter aderire all'operazione ed alla luce delle criticità già rilevate nel corso della precedente operazione di rinegoziazione relative ai tempi di trasmissione della documentazione, con la nota allegata si intendono precisare alcuni passaggi amministrativi necessari al perfezionamento dell’operazione, con particolare riguardo alla necessità di deliberare quanto prima in Consiglio l’operazione di rinegoziazione.
"