Ultimo aggiornamento 24.04.2025 - 9:33
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In apertura dei lavori della tre giorni della X Conferenza annuale il saluto del Presidente dell’Anci e la relazione di chiusura di Alessandro Canelli, Presidente IFEL.

“Oggi per i comuni è prioritario il tema della capacità dell’amministrazione di spendere le risorse aggiuntive, quelle previste dall’attuazione del PNRR, rispetto alle attività ordinarie e al lavoro quotidiano già svolto dagli enti locali”. Così il Presidente Antonio Decaro introduce i lavori della X Conferenza annuale di IFEL “I comuni per lo sviluppo. La finanza locale dalla crisi alla sfida del PNRR” prevista nei prossimi tre giorni in modalità web. “Ricordo che il comparto dei comuni nel solo 2019 rappresentava ben il 25% dell’intera spesa per la realizzazione di opere pubbliche nel Paese – ha ricordato il Presidente dell’Anci - spesa che continuiamo a fare e che aumenteremo fino al 75%, utilizzando i 40 miliardi di euro aggiuntivi su PNRR, fino al 2026. La disponibilità di risorse umane è fondamentale per la realizzazione di queste opere pubbliche. Per aiutare gli enti locali alla partecipazione ai bandi è prevista una task force di 1500 nuovi esperti, ma il rischio che corriamo riguarda la spesa corrente. Quando queste opere pubbliche saranno state realizzate potremmo rischiare di non riuscire ad amministrarle, a gestirne la manutenzione e a garantire i servizi erogati, tutte voci che ricadono nella spesa corrente. Chiariremo presto nell’interlocuzione con il governo che cosa sarà necessario affinché le opere progettate ora possano davvero contribuire concretamente a fare dell’Italia un paese migliore”.  

“Lo stato attuale del comparto comunale è adeguato alle sfide che di attendono – ha spiegato nel suo intervento Alessandro Canelli, Presidente di IFEL e delegato alla finanza locale - ma è necessario un potenziamento ed una stabilizzazione delle regole e dei flussi finanziari. Sono tre i punti critici. Alla perequazione serve un finanziamento statale che copra le differenze tra capacità fiscali e fabbisogni standard. Oggi è assicurata dai Comuni “donatori” ma è più che mai necessario tornare alla perequazione verticale prevista dalla delega fiscale della legge 42 del 2009 di riforma del Titolo V della Costituzione. Il secondo punto critico riguarda la necessità di stabilire norme nuove per il dissesto e procedure di riequilibrio e predissesto ma soprattutto sono necessari strumenti finanziari nuovi ed una amministrazione specializzata che guidi i comuni per uscire dalla situazione di predissesto. Inoltre, è necessario per i comuni uno sforzo straordinario sulla riscossione. Lo sappiamo, è il problema complesso che richiede correzioni forti, anche individuando nuove forme, nella gestione del servizio su cui è necessario avviare una riflessione importante che porti lo Stato e i comuni a cooperare sul tema. Infine, il debito. Molto comuni pagano tassi assolutamente fuori mercato. Le norme ci sono ma va accelerato il processo di sostituzione del debito”.  

“Il rafforzamento ordinario della finanza comunale serve al paese – ha concluso il delegato alla finanza locale dell’ANCI - Serve per spendere presto e bene le risorse previste dal PNRR. Ma soprattutto serve per trasformare gli investimenti in infrastrutture funzionanti, in servizi erogati soprattutto sociali nonché sanitari ad esempio. Per far questo è importante la qualità della spesa corrente ma sono necessari uffici efficienti e personale adeguato in numero e qualificazione. Il Pnrr sarà l’occasione per aumentare produttività, competitività e sostenibilità”.  

Il saluto istituzionale di inizio lavori è stato affidato a Pierciro Galeone, Direttore IFEL. “Siamo difronte ad una fase espansiva per la finanza pubblica ed i comuni saranno sempre più impegnati sul fronte degli investimenti pubblici sui territori – ha dichiarato Galeone – Ma dobbiamo rendere il comparto comunale più robusto e stabile per affrontare questa stagione. Dobbiamo intanto fronteggiare due crisi, quella ancora vicina è quella pandemia, da cui stiamo venendo fuori grazie anche ad una forte cooperazione interistituzionale e il cui impatto sulla finanza locale è stato mitigato. Non dobbiamo abbassare la guardia, tenendola alta, per vedere gli sviluppi che ci saranno nei prossimi mesi. La crisi più lontana, quella finanziaria 2011-2016, sta ancora avendo i suoi effetti negativi. Salta fuori una fragilità del comparto in alcuni sue parti. La mancata riforma del federalismo fiscale e del Titolo V della Costituzione italiana è la causa remota. Quello che abbiamo davanti con la prossima programmazione economica e le risorse messe in campo dal PNRR fino al 2026 è un Piano, non un intervento congiunturale, impiantato come elemento strutturale che deve cambiare competitività, produttività e sostenibilità così come il nostro modo di lavorar e consumare impattando direttamente sulla vita reale del paese”. 

Le relazioni iniziali, affidate ad Andrea Ferri, Responsabile del Dipartimento Finanza locale ANCI-IFEL e a Sonia Caffù, della Ragioneria Generale dello Stato - Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno dato un quadro generale delle finanze locali alla luce dell’emergenza pandemica ancora in corso.  

“L’emergenza sanitaria e il programma europeo Next Generation EU hanno profondamente modificato il quadro della finanza pubblica – ha dichiarato il Vice Direttore di IFEL Ferri - L’importanza dell’azione pubblica nei servizi più direttamente investiti dalla pandemia, come nel settore della sanità e dei servizi sociali, è emersa in modo indiscusso. Il ruolo dei Comuni nella gestione dell’emergenza è stato, ed è tuttora, essenziale e ampiamente riconosciuto. Abbiamo oggi a che fare con due emergenze: quella sanitaria, in larga parte alle nostre spalle, grazie all’intensa campagna vaccinale, e quella della ripresa e dell’attuazione del PNRR. Gli effetti finali della crisi da virus Covid-19 saranno pienamente valutabili tra qualche tempo e dipenderanno in gran parte dalle modalità della ripresa in atto. L’attuazione del PNRR costituisce un terreno fondamentale per andare oltre le condizioni ante-pandemia e impiantare uno sviluppo duraturo e sostenibile”. 

“La spesa corrente è restata sotto controllo – ha precisato Ferri - dal 2010 al 2019 e meno il 6% in termini nominali. La ripresa degli investimenti, non interrotta dalla pandemia, registra nel 2021 un aumento del 33% rispetto al minimo storico del 2017. I comuni producono nel complesso avanzi, nel 2019 pari a più 900 milioni di euro di accreditamento netto ed uno stock di debito in costante diminuzione (l’1,5% della P.A., ma a tassi «storici» esorbitanti)”. La tenuta dei conti per i Comuni è stata possibile nonostante le “carenze di personale persistenti, riduzione del 21% in 10 anni, per quasi 100mila unità in meno e una riduzione della spesa per il personale pari al 16%, meno 2,6 mld. di euro – precisa Ferri – e gli accantonamenti da mancate riscossioni (FCDE) sopra i 5 miliardi di euro annui. Un’ampia minoranza di enti risulta in disavanzo, quasi il 20%, tra i quali molti in strutturale carenza di risorse standard. Tra le altre criticità vanno segnalati gli effetti asimmetrici non controllati delle riforme contabili e una perequazione incompleta, che di fatto muove solo ora i suoi primi passi”. 

Sempre di PNRR e di novità in corso ha parlato invece Sonia Caffù del Mef ricordando le azioni poste in essere sul fronte del personale a supporto Enti locali per l’attuazione ma precisando anche “che La Corte Costituzionale con la sentenza n. 115/2020 ha sottolineato due aspetti fondamentali: che le crisi finanziarie degli enti non sempre sono imputabili a cattiva amministrazione, ma sono in alcuni casi conseguenza delle difficoltà economiche e sociali del territorio e che laddove le difficoltà finanziarie non sono imputabili a deficienze gestionali, lo Stato debba intervenire con aiuti finanziari piuttosto che attraverso artifici contabili che mirano solo a rinviare il problema e non già a risolverlo”. 

“Grazie al decreto «Reclutamento» - ha ricordato inoltre Caffù - le Amministrazioni possono porre a carico del Piano le spese per il reclutamento di personale specificamente destinato a realizzare i progetti di cui hanno diretta titolarità. L’investimento ‘‘Task Force digitalizzazione, monitoraggio e performance’’ ha, invece, l’obiettivo di accompagnare le riforme legislative con adeguate azioni di supporto tecnico a livello locale, per reingegnerizzare i processi in vista della loro digitalizzazione. Sono in fase di sottoscrizione apposite convenzioni da parte RGS, finanziate da risorse nazionali, con società partecipate dallo Stato in base alle previsioni dl 77/2021. Tali società svolgeranno, a beneficio dei Soggetti attuatori, attività di Assistenza Tecnica, volte a fornire supporto nello svolgimento delle attività richieste nel processo di attuazione del PNRR e dei relativi progetti, ad esempio attività di progettazione, monitoraggio, rendicontazione, controllo e valutazione, ma anche task force edilizia scolastica”. 

Alla tavola rotonda, coordinata da Gianni Trovati de Il sole24ore, hanno partecipato Alberto Luigi Gusmeroli, Vice Presidente VI Commissione Finanze Camera dei Deputati, Mauro Guerra, Presidente ANCI Lombardia e Sindaco di Tremezzina, Stefano Fassina, Segretario V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati, Paolo Truzzu, Sindaco Comune di Cagliari, Pietro Piciocchi  Assessore al Bilancio Comune di Genova e Gabriella Nardelli Assessore Società Partecipate, Bilancio e Programmazione, Controllo di Gestione e Tributi Comunali Comune di Torino. 

E’ possibile seguire i lavori della tre giorni della X Conferenza IFEL sul sito dedicato

IL VIDEO DELLA PRIMA SESSIONE 

Pubblicato in: Ifel Informa

“Come Anci esprimiamo una valutazione complessivamente positiva sul decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 ‘Sostegni-bis’, in virtù dei cospicui stanziamenti effettuati al fine di assicurare un adeguato sostegno, diretto ed indiretto, a quei segmenti del corpo sociale messi a dura prova dalla crisi pandemica”. Lo ha affermato Alessandro Canelli, delegato Finanza locale Anci e sindaco di Novara, parlando in audizione alla Commissione bilancio della Camera (consulta il documento consegnato).

“Faccio riferimento – ha spiegato Canelli – allo stanziamento di 600 milioni che consente ai Comuni d’introdurre agevolazioni sul prelievo sui rifiuti, in relazione alle utenze non domestiche. Particolarmente opportuna – ha aggiunto – appare inoltre la misura per il sostegno alimentare (500 mln.) che, come richiesto dall’Anci, potrà essere utilizzata anche per agevolare il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze delle famiglie più fragili. Da apprezzare pure l’incremento di 135 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia che rinnova per il 2021 l’intervento attraverso il quale i Comuni potranno finanziare il potenziamento dei centri estivi”.

Sul versante più strettamente inerente ai fabbisogni dei Comuni, Canelli segnala “l’integrazione di 100 milioni delle risorse compensative del minor gettito dell’imposta di soggiorno, che passano quindi da 250 a 350 milioni di euro”.
Venendo poi alle note più problematiche, il delegato Anci ha evidenziato alcune criticità irrisolte: “Ci sono aspetti di carattere strutturale da affrontare che attengono al 15% dei Comuni con maggiore fragilità rispetto alla maggior parte degli altri. Cito, ad esempio il Fondo solidarietà sul quale potenziare le misure di perequazione verticale (servizi sociali e asili nido); la debolezza del sistema di riscossione locale sul quale bisogna intervenire per sostenere la recente riforma, nonché la questione aperta dalla sentenza della Corte costituzionale n. 80/2021 su cui interviene l’art. 52 del decreto con l’obiettivo di mitigarne l’impatto sui Comuni con uno stanziamento di 500 milioni a copertura del maggior disavanzo e con la contestuale proroga dei bilanci preventivi e consuntivi degli enti interessati”.
“Pur apprezzando lo sforzo di agevolare gli enti nella gestione degli effetti della sentenza – rimarca Canelli – dobbiamo tuttavia rilevare la debolezza della soluzione adottata sotto il profilo tecnico e quantitativo. Occorre affrontarla in altro modo – ha ribadito – e il rimando al 31 luglio dei bilanci non è sufficiente. I Comuni non sanno cosa fare, non sono in grado di chiuderli questi bilanci. Il termine di riparto dei 500 mln è successivo a quella data. Servono risorse per quasi 3 miliardi di euro. Occorre, pertanto, ricercare una soluzione maggiormente soddisfacente, sia in sede politica che tecnica”.
Canelli ha poi sollevato alcune altre questioni da risolvere: rinviare l’obbligo di accantonamento al fondo debiti commerciali al 2022; predisporre un più robusto sostegno per le partecipate che hanno patito l’impatto della pandemia e per contenere gli effetti sui bilanci degli enti locali; rafforzare i dispositivi di sostegno agli enti in crisi (che ancora escludono circa 150 Comuni); affrontare il tema legato agli investimenti per le spese di progettazione ed esecuzione della messa in sicurezza del territorio. “Tutte misure – ha concluso il sindaco di Novara – da rifinanziare”.

Pubblicato in: Ifel Informa

L’Osservatorio Investimenti comunali della Fondazione IFEL, all’interno delle attività di Supporto ai processi comunali di investimento realizzate attraverso la convenzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Interno, organizza un ciclo formativo specificatamente rivolto a funzionari e dipendenti di stazioni appaltanti di enti locali con meno di 5 anni di anzianità di servizio

Negli ultimi anni, grazie allo sblocco del turn over, molte amministrazioni hanno indetto concorsi pubblici o hanno ripreso ad assumere dalle graduatorie, aprendo la possibilità a molti giovani di entrare a lavorare nella pubblica amministrazione. Queste nuove assunzioni rappresentano un’eccezionale occasione di rinnovamento per la PA, anche se nel breve periodo pongono il problema di rendere operativi il prima possibile i nuovi entrati, anche e soprattutto per le occasioni di finanziamento che deriveranno dalle ingenti risorse del PNRR. Districarsi all’interno della pubblica amministrazione può infatti risultare complesso per chi ancora non ha potuto fare esperienza sul campo.

Per questo motivo il ciclo formativo si rivolge in modo specifico ai funzionari e ai dipendenti di quelle pubbliche amministrazioni che desiderano investire sui propri neoassunti, con particolare riferimento al settore degli appalti e dei contratti pubblici. Il taglio del ciclo è spiccatamente pratico e operativo, nel tentativo di fornire quelle conoscenze di cui il dipendente necessita per poter svolgere il proprio ruolo in modo ottimale. Durante il percorso formativo, i partecipanti avranno modo di confrontarsi con i relatori e gli esperti, potendo porre loro domande e richieste di chiarimento sui problemi che si trovano ad affrontare.

COME PARTECIPARE

Le iscrizioni al ciclo formativo sugli Appalti si sono chiuse il 17 maggio 2021, in anticipo rispetto alla data prestabilita del 18 maggio, in quanto è stata raggiunta la soglia massima di iscritti, termine oltre il quale non è più possibile prendere parte a nessuno degli incontri previsti. La registrazione del singolo webinar sarà comunque messa a disposizione entro qualche giorno dalla sua realizzazione nella sezione materiali didattici del sito.

Il ciclo, completamente gratuito, si svolge interamente online e comprende un percorso strutturato in 6 incontri più 2 attività laboratoriali.

Il percorso non prevede limiti di accesso per la parte composta dalla formazione teorica, mentre è prevista una fase selettiva per le 2 attività laboratoriali tra i partecipanti che avranno seguito almeno 4 dei 6 incontri. I criteri in base ai quali verranno selezionati i partecipanti, nel numero massimo di 30 per ciascuna delle due attività, sono la minor età anagrafica e anzianità di servizio, prevedendo una congrua distribuzione dei partecipanti rispetto alla dimensione dell’ente locale di appartenenza e alla dislocazione geografica. 

Al termine del ciclo formativo, ai partecipanti che avranno partecipato ad almeno 5 dei 6 incontri, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

IL PROGRAMMA

Primo incontro | 19 maggio 2021 | 11:30 – 13:00
Un inquadramento del codice dei contratti pubblici: come semplificare stando alle regole
Antonio Bertelli - Consulente esperto in materia di appalti pubblici
Alberto Barbiero - Consulente amministrativo in materia di appalti e società partecipate

Secondo incontro | 25 maggio 2021 | 11:30 – 13:00
Come si affronta una gara d’appalto: dalla progettazione della gara alla conclusione della procedura nell’ottica del saper fare
Antonio Bertelli - Consulente esperto in materia di appalti pubblici
Gianpiero Fortunato - Consulente giuridico e amministrativo

Terzo incontro | 27 maggio 2021 | 11:30 – 13:00
Le procedure innovative del Codice dei Contratti Pubblici
Antonio Bertelli - Consulente esperto in materia di appalti pubblici
Samantha Battiston-Avvocato esperta in diritto amministrativo e contrattualistica pubblica

Quarto incontro | 9 giugno 2021 | 11:30 – 13:00
Focus sulle procedure telematiche: come utilizzare le convenzioni e il MEPA
Maria Cristina Panconi - Responsabile Stazione Unica Appaltante, Provveditorato, Economato e Contratti del Comune di Lucca

Quinto incontro | 15 giugno 2021 | 11:30 – 13:00
Focus sulle procedure sotto soglia
Roberto Donati - Responsabile Affari Generali Siena Parcheggi Spa

Sesto incontro | 17 giugno 2021 | 11:30 – 13:00
Gli adempimenti da non dimenticare: pubblicazioni, comunicazioni, regole di accesso e verifiche
Maria Teresa Massi - Direttore del servizio CUC del Comune di San Benedetto del Tronto
Luciana MellanoResponsabile area tecnica dei comuni di Lombardore-Bosconero-San Ponso - Ala di Stura. Responsabile Rasa della C.U.C. Canavese e Valli di Lanzo

I LABORATORI

LAB | 30 giugno 2021 | 11:00 – 13:00
Laboratorio Lavori Pubblici

LAB | 7 luglio 2021 | 11:00 – 13:00
Laboratorio Beni e Servizi

Pubblicato in: Ifel Informa

Pubblichiamo il pacchetto di emendamenti al "dl Sostegni" (dl 41/2021) elaborato dall’Anci e inviato al Senato.

Le proposte Anci tengono conto delle diverse richieste avanzate dai Comuni, soprattutto in chiave di sostegno sociale, dall’avvio di un nuovo e urgente programma di “buoni famiglia”, analogo al Fondo di solidarietà alimentare del 2020 - che comprenda anche il sostegno per il pagamento di affitti e bollette - e rinnovo del sostegno al potenziamento dei centri estivi, all’incremento delle risorse nel campo fiscale che consenta di assicurare un’agevolazione TARI per le attività più colpite dalla crisi e per le famiglie fragili e l’estensione a tutto il 2021 dei sostegni ai pubblici esercizi e al commercio ambulante.

Lo slittamento al 31 maggio del termine per l’approvazione dei consuntivi, più libertà nell’utilizzo degli avanzi e blocco della progressione della percentuale di accantonamento al FCDE, il rinvio al 2022 dell’obbligo di accantonamento al Fondo garanzia debiti commerciali (FGDC) nonché la sospensione degli accantonamenti e delle dismissioni obbligatorie in relazione alle perdite delle partecipate sono invece le principali proposte volte ad assicurare maggiore flessibilità nella gestione finanziaria.

Pubblicato in: Ifel Informa

Nel volume si presenta il progetto Valore Comune e le prime sperimentazioni realizzate - grazie ad un cofinanziamento della Fondazione Cariplo - attraverso tre progetti-pilota che sono serviti per verificare la fattibilità dell’impianto complessivo ideato e disegnato nel progetto.

Il testo presenta l’idea di Valore Comune che è quella di promuovere forme strutturate di innovazione locale con la regia dell’amministrazione comunale, dentro un quadro di orientamenti, regole e incentivi nazionali, aggregando gli attori di una comunità (istituzioni, imprese, sindacati, volontariato, associazioni tematiche e di filiera, Università, ecc.) intorno ad un patto generativo di comunità cioè un accordo comune che definisca obiettivi strategici locali attraverso una declinazione territoriale dei 17 goals individuati dall’ONU quali driver per uno sviluppo equo, etico e sostenibile. Il volume si completa con il racconto dei tre casi-pilota realizzati tra il 2019 e il 2020 in tre diverse città.

Pubblicato in: Pubblicazioni e documenti

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