Nella sostanza il decreto prevede un riparto totale di 5 miliardi, dei quali poco meno di 4 sono riservati ai Comuni, prevedendo nel contempo l’aumento di 1,2 miliardi nei pagamenti che potranno essere effettuati dalle Regioni e, di grande importanza, l’integrazione nel patto di stabilita’ cd. verticale di 950 milioni per i Comuni, il 50% dei quali destinati agli Enti con popolazione fra i 1000 e 5000 abitanti. Si tratta di un complesso di risorse che rappresenta un effettivo allentamento del patto di stabilita’ per il 2013 e un palese riconoscimento della necessita’ di risolvere i problemi legati ai vincoli sugli investimenti degli Enti locali. L’Associazione dei Comuni italiani esprime quindi apprezzamento per la azione delle forze politiche e parlamentari che hanno saputo cogliere l’importanza e la portata di questo intervento normativo, ma nel contempo l’ANCI ribadisce la richiesta alla Presidenza del Consiglio per l’avvio di un confronto urgente per modificare le regole del patto di stabilita’ e per avviare nuovi rapporti finanziari tra centro e periferia.