E’ disponibile il nuovo episodio del “PNRR delle cose”, rubrica nata dalla collaborazione sviluppata con il Sole 24 Ore per mettere sotto esame gli interventi realizzati grazie alle risorse provenienti dal Recovery Found e le ricadute concrete in termini di lavori e realizzazioni territoriali generate. In questo quarto numero vengono analizzate le ricadute sul territorio comunale dei bandi che riguardano le scuole italiane ad eccezione dei nidi.
Il PNRR punta a rifare il 40% delle scuole italiane, con ristrutturazioni progettate nel nome della sicurezza antisismica, dell’efficientamento energetico e dell’ampliamento di strutture e palestre. Ma quello edilizio è solo il più immediatamente percepibile tra i tanti filoni di intervento che il Piano nazionale di ripresa e resilienza dedica all’istruzione, un capitolo che nel complesso raduna 50.530 iniziative, cioè il 16,5% delle iniziative presenti nel censimento generale condotto attraverso i codici unici di progetto (Cup).
Questi investimenti, per un valore cumulato di 12,03 miliardi, oltre che all’hardware rappresentato da aule, mense e palestre si occupano anche del software della scuola, con 36.343 progetti per la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento di insegnanti e studenti e con una piccola quota di stage, tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Nella classificazione generale dei progetti, in realtà l’edilizia scolastica è minoritaria, con i suoi 14.178 interventi che rappresentano il 28,06% del totale. Questa l’estrema sintesi di questo nuovo episodio in cui il focus è sugli interventi delle città di Varese, Arezzo e Bitritto.
Leggi il nuovo episodio di novembre - Speciale Assemlea ANCI in allegato.