Alla LUISS presentato il volume “I tributi locali dentro e oltre la crisi”, realizzato da ANCI, IFEL e dall’Università degli Studi di Bari a cura di Antonio Uricchio, Pierciro Galeone, Mario Aulenta e Andrea Ferri
“La crisi pandemica ha fortemente colpito le economie locali creando ripercussioni sui bilanci delle amministrazioni comunali già indeboliti da politiche di austerità e da tagli lineari nell’ultimo decennio. Nel futuro dovremo ipotizzare ancora ripercussioni ulteriori che potrebbe crearsi anche nel quadro più complesso della finanza pubblica. L’opera che presentiamo è di grandissimo interesse per tutti coloro che si occupano di finanza pubblica locale ed un forte ringraziamento va fatto a tutti gli autori per il loro contributo sia professionale che accademico”. Così Alessandro Canelli, Presidente Fondazione IFEL e Sindaco di Novara, alla presentazione del volume “I tributi locali dentro e oltre la crisi”, realizzato da ANCI, IFEL e Università degli Studi di Bari e curato da Antonio Uricchio, Pierciro Galeone, Mario Aulenta e Andrea Ferri presentato a Roma all’Università Luiss.
“Nonostante un anno straordinario, l’Anci, con l’imprescindibile supporto tecnico di IFEL, ha costantemente portato all’attenzione del governo e dei tavoli tecnici, tutte le problematiche relative alle minori entrate e maggiori spese per i bilanci comunali – ha proseguito Canelli ricordando gli sforzi fatti in questi mesi - La prosecuzione del tavolo di monitoraggio sulle minori entrate dei Comuni, legate ad una forte flessione Irpef e delle entrate legate al turismo, la riforma della gestione delle crisi finanziarie con la proposta di rafforzare il fondo sul pre-dissesto, il tema del fondo di solidarietà comunale e la necessità di arrivare alla perequazione “verticale” cioè finanziata dallo Stato, come previsto dalla legge, la ristrutturazione del debito comunale e poi ancora la questione del rilancio degli investimenti su scala territoriale, anche e soprattutto nella prospettiva del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), rappresentano solo alcuni dei temi su cui ANCI ed IFEL sono al lavoro quotidianamente”.
L’emergenza pandemica ancora in corso come opportunità per la ripartenza, protagonisti i Comuni italiani ed i loro bilanci come prospettiva che accomuna i contributi che compongono i volumi, i cui autori provengono dal mondo accademico e da quello comunale, partono da un’analisi delle entrate comunali attraverso i tributi passando per i processi di accertamento alla riscossione, senza tralasciare la programmazione e la pianificazione.
“Il titolo ‘I tributi comunali dentro e oltre la crisi’ sembra far riferimento alla crisi pandemica recente e alle sue conseguenze ma il volume ricostruisce le vicende dei tributi locali dentro almeno due altre crisi. Quella economico-finanziaria dello scorso decennio che ha colpito la finanza pubblica italiana nel periodo 2010-2015 e quella, di più ampio periodo e di maggiore momento, generata dal confronto tra la fiscalità locale e i processi di trasformazione della nostra vita economica e sociale nella direzione della globalizzazione, della finanziarizzazione e della digitalizzazione nonché dall’affermarsi, almeno nelle agende politiche, dei temi della sostenibilità”. Ha spiegato nel suo intervento Pierciro Galeone, Direttore Fondazione IFEL.
“La crisi pandemica è stata affrontata con strumenti straordinari tanto sul versante dell’emergenza sanitaria tanto su quello delle conseguenze economiche e finanziarie delle misure di distanziamento sociale – ha proseguito Galeone - Anche per i Comuni gli effetti sono stati un aumento di spese impreviste e una forte riduzione delle entrate. Il sistema nazionale ha reagito prontamente nella forma di ristori statali per il minor gettito che hanno permesso di tenere la situazione sotto controllo. La crisi finanziaria dello scorso decennio, invece, sembra ormai alle spalle. Siamo di fronte ad un ciclo espansivo caratterizzato da ambiziosi piani di investimento. Mi riferisco al PNRR ma anche al contemporaneo ciclo delle politiche di coesione 2021-27. Ma i tributi locali non hanno solo dovuto attraversare la crisi finanziaria e quella pandemica. Sono le stesse trasformazioni economiche e sociali a richiedere un ripensamento della fiscalità ed anche di quella locale. I tributi nascono, vivono e muoiono sulla base della loro adeguatezza rispetto alle forme che assume la produzione di valore economico e all’affermarsi dei valori e dei disvalori sociali. Dal punto di osservazione locale, appare davvero maturo un ripensamento dei tributi in un’ottica sistemica e multilivello che riveda cioè i confini e i rapporti tra livello di governo sovranazionale e nazionale ma che coinvolga anche il livello locale”.
“C'è una grande necessità di aumentare la capacità complessiva di gestione attiva e consapevole delle entrate proprie dei Comuni – ha spiegato Andrea Ferri, Responsabile Finanza locale Anci e Vicedirettore Fondazione IFEL - La crescita dei casi di crisi è quasi sempre connessa con la debolezza della riscossione, ma il tema è ben visibile in un perimetro molto più vasto di enti, a prescindere da dimensioni e collocazioni territoriali. Con questo volume - e con particolare riferimento al secondo tomo sull'"attuazione dei prelievi" - abbiamo cercato di condensare tutti gli elementi operativi che costituiscono il "ciclo della riscossione", da affrontare in modo unitario anche se con strumenti diversificati: dalla promozione della tax compliance all'accuratezza dei controlli, dagli strumenti per abbattere il contenzioso alla riscossione coattiva. Sono segmenti interconnessi, che contribuiscono nel loro insieme al buon andamento della riscossione delle entrate e - più in generale - forniscono un alimento insostituibile alla costruzione dell'autonomia finanziaria (e politica) degli enti locali. Servono certo leggi più chiare (e in minor numero), serve una maggior cooperazione tra istituzioni, ma i margini di efficientamento della funzione entrate ci sono e possono produrre risultati molto significativi”.
Di opportunità ha invece parlato Antonio Uricchio, Presidente ANVUR. “L'esperienza della pandemia – ha raccontato il Professore ordinario di Diritto Tributario Università di Bari Aldo Moro - ha prodotto pesanti conseguenze sui bilanci degli Enti locali. Essa costituisce tuttavia l'opportunità di rivedere modelli di prelievo superando quello attuale incentrato sulla proprietà immobiliare e valorizzando transizione ecologica e digitale”.
All’incontro, moderato da Gianni Trovati de Il Sole 24ore, dopo i saluti di Andrea PRENCIPE, Rettore Università Luiss Guido Carli, hanno portato inoltre il loro contributo Livia Salvini, Professore ordinario di Diritto Tributario Università Luiss Guido Carli, Giuseppe Melis, Professore ordinario di Diritto Tributario Università Luiss Guido Carli, Margherita Interlandi, Professore ordinario di Diritto Amministrativo UNICAS, Consigliere giuridico del Ministro per gli Affari Regionali, Gianluca Selicato, Professore associato di Diritto Tributario Università di Bari Aldo Moro e Mario AULENTA, Professore aggregato di Diritto Tributario Università di Bari Aldo Moro.
Le conclusioni sono state affidate a Franco Gallo, Presidente emerito Corte Costituzionale e Professore ordinario di Diritto Tributario Università Luiss Guido Carli.
Il video della presentazione è disponibile sulla pagina Youtube della Fondazione.