Deduzione che sfiora gli 8 miliardi se si guarda alle 326mila imprese che hanno beneficiato ai fini dell'Ires dello sconto al 100% dell'Irap riferita al costo del personale dipendente.èquanto emerge dalle statistiche delle dichiarazioni dei redditi 2014 delle società di capitali riferite all'anno d'imposta 2013. A dichiararsi al Fisco sono state oltre 1,1 milioni di imprese e rispetto al 2012 crescono dello 0,7 per cento. Dalla fotografia scattata dal dipartimento delle Finanze emerge anche che il 60% dei soggetti ha di chiarato un reddito d'impresa rilevante ai fini fiscali, mentre il 34% ha dichiarato una perdita e il 6% ha chiuso in pareggio. Le società in utile sono aumentate dell'1,4% rispetto all'anno precedente, mentre sono diminuite quelle in perdita ( 1,5%). Ma attenzione, va detto anche che le società in perdita sistemica sono cresciute del 30% come possibile eredità della crisi congiunturale. Il reddito d'impresa totale dichiarato è invece diminuito rispetto all'anno precedente (148 miliardi di euro in totale, 6,2%). A pesare soprattutto il settore finanziario il cui reddito dichiarato è passato da 43,6 miliardi di euro a 36,1 miliardi( 17,1%). E come ricordanoi tecnici la causaè attribuibile sia alle misure adottate con la stabilità 2014 sul trattamento fiscale delle rettifiche su crediti che hanno prodotto una maggiore deducibilità dei costi (perdite deducibili in5 anni), sia per il negativo andamento congiunturale del settore finanziario. Se si guarda alla tipologia di impresa l'87,5% delle società di capitali sono a responsabilità limitata. Le cooperative restano stabili sul 7,2% mentre la Spa si ferma al 3,1%. Dalle dichiarazioni emerge comunque la voglia di crescere delle imprese: nel primo triennio di applicazione l' Aiuto alla crescita economica (Ace)è triplicato con una deduzione di 1,5 miliardi nel 2011 e di 4,8 miliardi di euro nel 2013.A beneficiare dell'agevolazione sono state circa 260mila società (+8,8% rispetto al 2012) con diritto alla deduzione per incremento di capitale proprio per un ammontare totale di 6,8 miliardi di euro (+63% rispetto al 2012). La quota dei soggetti che hanno utilizzano il bonus per la capitalizzazione è crescente all'aumentare della classe di ricavo con il 15% peri soggetti tra 0 e 50mila euro, 70% per i soggetti con ricavi oltrei 50 milioni di euro: quest'ultima classe ha detenuto da sola il 48% dell'ammontare complessivo dell'Ace. I dati mostrano ancora come la crisi abbia inciso pesantemente sul sistema produttivo: il 9,2% delle società risulta in fallimento,l iquidazione o è estinta. Quelle in fallimento sono cresciute del 3,1% rispetto al 2012e sono concentrate in manifatturiero (24,1%), commercio all'ingrosso e al dettaglio (22,7%)e costruzioni (20%). Tornando alle componenti Ires l'imponibile dichiarato dalle società di capitaleè stato paria 118 miliardi di euro, con un calo ( 7%) rispetto all'anno precedente. L'imponibile dichiarato dalle società che liquidano l'imposta ordinariamente ha mostrato un calo ( 3,2%), in particolare nei settori finanziario ( 15,6%)e dei servizi di informazione e comunicazione ( 24,9%). più accentuato il calo delle società che ricorre all'imponibile di gruppo: rispetto al 2012 la base di calcolo dell'Ires in regime di "consolidato fiscale"è diminuito del 12,7% rispetto all'anno precedente. Se si passa all'imposta dichiarata il 57% delle società di capitali ha evidenziato un'Ires superiorea zero (dato in linea con l'anno precedente). Il restante 43% non ha dichiarato impostaoè risultata in credito. In particolare l'imposta netta dichiarata dalle società in regime ordinario è stata pari a 20,2 miliardi di euro ( 3,3% rispetto al 2012) con un'incidenza media sull'intero territorio di poco superiore ai 32mila euro, mentre i gruppi societari, che hanno scelto il "consolidato" (poco più di 3mila soggetti), hanno dichiarato un'imposta netta di 12,1 miliardi di euro ( 12,7% sul 2012). Il 2013 è stato anche l'anno della Robin tax poi dichiarata incostituzionalea gennaio 2015. L'addizionale Ires del 10,5% è stata versata da 660 società petroliferee dell'energia elettricae ha pesato sulle imprese per 1,2 miliardi di euro ( 11% rispetto al 2012). L'altra addizionale dell'8,5% del settore finanziario assicurativo, in vigore solo per l'anno d'imposta 2013, ha coinvolto 1.400 soggetti per un ammontare di circa 1,5 miliardi di euro.