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Rischi da Imu e Iva, S&P taglia Letta: sui conti sorvegliati speciali - Il Corriere della Sera del 10 luglio del 2013

  • 10 Lug, 2013
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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L'Ue ha appena liberato l'Italia dalla procedura per deficit eccessivo includendola tra i Paesi «virtuosi». Ma l'agenzia di rating Usa Standard & Poor's ha declassato l'affidabilità finanziaria italiana da BBB+ a BBB, aggiungendo «prospettive negative» che potrebbero portare a ulteriori arretramenti. Il ministero dell'Economia ha respinto la valutazione dell'agenzia di New York, che ipotizza nel 2013 un aggravamento della recessione a -1,9% (rispetto al precedente -1,4%), perché «retrospettiva» e non «di prospettiva» in quanto non terrebbe conto delle azioni intraprese dal governo italiano.

Il premier Enrico Letta ha condiviso la dura replica di Via XX Settembre, ma ha ammonito: «La situazione rimane complessa e complicata. Chi pensa che a livello internazionale tutto sia risolto sbaglia. L'Italia, con un debito pubblico così alto, rimane vigilato speciale».

Il declassamento di Standard & Poor's, che opera anche al servizio di investitori impegnati a speculare sui titoli degli Stati, potrebbe alzare il costo dell'indebitamento. In più evidenzia i contrasti sulla politica fiscale tra i partiti della maggioranza, sostenendo che «nel 2013 gli obiettivi di bilancio dell'Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio» nella copertura del disavanzo «frutto della sospensione dell'Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell'Iva». Poche ore prima, invece, il responsabile dell'Economia Fabrizio Saccomanni si era detto fiducioso di trovare un accordo nella «cabina di regia» della maggioranza proprio su Imu e Iva.

Soluzioni Saccomanni, al termine dell'Ecofin a Bruxelles dei 28 ministri finanziari Ue e poi con una precisazione via Twitter, ha detto che «troveremo su Iva e Imu le soluzioni migliori per il Paese d'intesa con la maggioranza». Già nella riunione di oggi si tenterà l'accordo sull'Iva. Per la più delicata Imu sulla casa c'è la «cabina di regia» del 18 luglio (quella per i capannoni riguarda il 2014). Il Pdl ha minacciato l'addio al governo se l'Imu non verrà abolita. «Standard & Poor's non è il Vangelo, in altre occasioni ha sbagliato», ha detto il presidente dei senatori Pdl Renato Schifani confermando la posizione del suo partito. Il Pd e Scelta civica preferirebbero una rimodulazione per evitare sfondamenti nei conti pubblici. All'Ecofin il vicepresidente finlandese della Commissione Olli Rehn, interpellato sulla compatibilità con gli impegni Ue di eventuali interventi sull'Imu, si è detto fiducioso che l'Italia «presterà la dovuta attenzione alle raccomandazioni» di Bruxelles. Queste sono state ratificate dai ministri finanziari e chiedono di mantenere «il rapporto deficit/Pil sotto il 3% nel 2013».

Saccomanni ha sollecitato l'Ecofin ad abbinare al consolidamento dei bilanci anche rapidi interventi per la crescita, per l'occupazione e per ripristinare un adeguato accesso al credito per le piccole e medie imprese. «Abbiamo sottolineato l'importanza di dare seguito al Consiglio europeo di fine giugno sulle misure per la lotta alla disoccupazione giovanile e per le iniziative congiunte tra la Banca europea degli investimenti e la Commissione per trovare nuove forme di sostegno innovativo alle Pmi», ha dichiarato il ministro dell'Economia, riferendosi al summit dove sono stati decisi 8-9 miliardi per nuovi posti di lavoro per i giovani e un aumento dei prestiti della Bei per le Pmi.

Unione bancaria Nell'Ecofin l'Italia ha appoggiato la Francia nel sostegno allo sviluppo delle parti mancanti del progetto di Unione bancaria. Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schäuble, ha frenato appellandosi alla necessità di una riforma dei Trattati e ha ammonito la Commissione a tenerne conto nella proposta di meccanismo per il fallimento «ordinato» delle banche (attesa oggi). Saccomanni ritiene che sull'Unione bancaria si debbano fare progressi «nei prossimi sei mesi». Ha aggiunto che le banche italiane si sono già adeguate alle esigenze di prudenza e trasparenza. E che Bankitalia ha messo in «amministrazione controllata» quelle in difficoltà. Il ministro dell'Economia ha sostenuto l'approvazione «entro fine anno» della revisione della direttiva sulla tassazione del risparmio dei non residenti, che elimina il segreto bancario per recuperare l'evasione delle tasse attuata anche tramite paradisi fiscali extracomunitari come Svizzera, Montecarlo, San Marino o Lichtenstein. Schäuble ha denunciato il caso di alcuni Paesi membri (Regno Unito, Olanda e altri) che offrono il «Patent box», un regime di tassazione ridotta per aziende straniere impegnate nella ricerca e in innovazioni da brevettare.

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