È stato pubblicato il 15 dicembre un avviso pubblico di PagoPA S.p.A. nella qualità di "Soggetto attuatore" di una convenzione tra la stessa società, la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per la trasformazione digitale e con l’Agenzia per l’Italia digitale-AGID, con il quale sono messi a disposizione dei Comuni contributi a fondo perduto collegati all'adesione e alla messa in funzione di alcune piattaforme digitali nazionali (SPID, pagoPA e App IO) nell'arco del 2021.
La scadenza delle adesioni dei Comuni alla richiesta di contributo è fissata al 15 gennaio 2021, ma è opportuno che le adesioni pervengano fin dai prossimi giorni, per evitare rischi di sovraccarico del sistema telematico di acquisizione.
Al fine di contribuire alla diffusione delle informazioni su questa iniziativa, sull' integrazione delle piattaforme abilitanti Spid e pagoPA con i sistemi locali e sull'attivazione dei servizi locali sull'App IO, IFEL ha promosso, in collaborazione con PagoPA S.p.a. un webinar per martedì 22 dicembre alle ore 10. A questo link è disponibile il programma del webinar e le informazioni per partecipare:CLICCA QUI.
Il Ministero dell’interno, con provvedimento dirigenziale del 10 dicembre 2020, ha disposto il pagamento della quota 2020, pari a 300 milioni di euro, dei contributi per la progettazione stanziati dall’articolo 45 del dl 104/2020 (dl “Agosto”) per le annualità 2020 e 2021, per un importo complessivo di 600 milioni di euro, finalizzati allo scorrimento della graduatoria dei progetti validati come ammissibili per l’anno 2020 a valere sulle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2020 (artt. 51-58), già assegnate con decreto interministeriale del 31 agosto 2020.
Il pagamento è stato pertanto disposto a favore degli enti locali le cui richieste sono individuate dalla posizione 971 alla posizione 4.737 della graduatoria dei progetti ammissibili per l’anno 2020, riportata nell’allegato 2 del richiamato decreto del 31 agosto 2020, ad esclusione di quelli che non hanno provveduto a confermare l’interesse al contributo come previsto dall’art. 45, co. 1, lett. b) del dl 104/2020.
Si tratta di ingenti risorse destinate alle spese di progettazione definitiva ed esecutiva relative ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade.
Il decreto di assegnazione del Ministero dell’interno, che fa fede ai fini del rispetto dei termini di affidamento della progettazione, è stato emanato il 7 dicembre 2020.
A tal proposito si ritiene opportuno ricordare che ai sensi dell’articolo 1, comma 56, della legge n.160/2019, gli enti beneficiari della quota 2020 sono tenuti ad affidare la progettazione entro tre mesi decorrenti dalla data di emanazione del decreto di assegnazione del contributo. Il termine ultimo per l’affidamento della progettazione, a pena di revoca del contributo, è pertanto l’8 marzo 2021.
Entro tale data è necessario che risultino richiesti (sul sistema SIMOG dell'ANAC) e associati ai CUP almeno uno dei relativi CIG di spesa per la realizzazione della progettazione. Il CIG deve essere correttamente perfezionato in BDAP. L'articolo 1, comma 57, della legge 27 dicembre 2019, n.160, dispone, infatti, che l’affidamento della progettazione ai sensi del comma 56 è verificato tramite il predetto sistema attraverso le informazioni correlate al relativo codice identificativo di gara (CIG).
Con successivo provvedimento, da emanarsi entro il 28 febbraio 2021, saranno erogati gli ulteriori 300 milioni di euro per gli enti presenti in graduatoria dalla posizione 4.738 alla posizione 9.350.
“Deve essere dato atto e ribadito che ad oggi i pagamenti alle pubbliche amministrazioni possono essere effettuati anche mediante strumenti diversi da quelli messi a disposizione tramite la piattaforma, sino alla loro integrazione in quest’ultima”.
E ancora, nello specifico degli enti locali: “Deve essere dato atto che i comuni, allo stato attuale, possono utilizzare per la riscossione delle proprie entrate, anche in modo alternativo secondo le scelte operate per le più opportune ragioni, tutti i sistemi di incasso previsti dall’articolo 2- bis del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193”.
Questo il chiarimento del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, sulle questioni sollevate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e riproposte dall’ANCI con nota del Presidente Decaro del 13 novembre 2020.
L’Antitrust, infatti, con la segnalazione n. S4007 del 5 novembre 2020, aveva evidenziato come il susseguirsi di modifiche e deroghe normative concernenti la piattaforma pagoPA, avesse generato incertezza e condotto alcune Amministrazioni Pubbliche ad un utilizzo esclusivo di tale sistema, escludendo altre modalità ammesse per i versamenti, tra cui la domiciliazione bancaria per il pagamento della TARI. Escludere una modalità di pagamento senza che essa sia stata al contempo integrata nel sistema pagoPA vuol dire, secondo l’Autorità, “impedirne l’uso tout court”.
E d’altra parte l’ANCI, nel condividere la ricostruzione proposta dall’Autorità, aveva ricordato che l’articolo 2-bis del d.l. n. 193/2016 consente una pluralità di opzioni per l’incasso delle entrate locali: il versamento sul conto corrente di tesoreria ovvero sui conti correnti postali intestati all’ente, il sistema F24 (solo per le entrate tributarie) e gli strumenti di pagamento elettronici resi disponibili dagli enti impositori, oltre, appunto, a pagoPA.
Infine, in relazione alla richiesta del Presidente Decaro, “di assicurare un percorso di sostenibilità nell’adesione di tutti gli enti locali, ivi compresi i comuni di piccole dimensioni che stanno incontrando difficoltà nell’integrare i propri sistemi con la piattaforma nazionale”, segnaliamo che dei 50 milioni complessivi assegnati al Fondo per l’innovazione, istituito con il decreto rilancio e assegnato al Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, 43 milioni sono stati destinati ai Comuni, per sostenere la trasformazione digitale. Dal 15 dicembre al 15 gennaio i Comuni possono presentare la domanda rispondendo all’Avviso Pubblico on-line sul sito della PagoPA SpA ed avere accesso al finanziamento.