Il personale delle regioni a statuto ordinario ammonta a 38.079 unità. In media, nelle regioni a statuto ordinario, si rilevano 0,74 unità di personale ogni 1.000 abitanti (Tabella 2). L’indicatore, analizzato tra le amministrazioni della penisola, assume valori fortemente eterogenei. Infatti, si passa dal valore più basso osservato per la regione Lombardia, pari a 0,33 ogni 1.000 residenti, al valore massimo della regione Molise, che si attesta a quota 2,37. Valori superiori all’unità si evidenziano anche nelle regioni Basilicata, Umbria, Abruzzo, Calabria e Campania.

Per quanto riguarda il personale delle regioni a statuto speciale, si rilevano, in media, 4,18 unità di personale ogni 1.000 abitanti (Tabella 3). Il dato, più alto rispetto a quello delle regioni a statuto ordinario, è influenzato in particolar modo dai valori che l’indicatore assume nella regione Valle d’Aosta (23,85 ogni 1.000 abitanti) e nella regione Trentino-Alto Adige (9,77). Va ricordato che tra il personale in servizio in queste due regioni è incluso anche quello delle rispettive province: Aosta, Trento e Bolzano.

Il personale delle amministrazioni provinciali italiane ammonta a 53.952 unità. (Tabella 4). A livello complessivo, ogni 1.000 abitanti si rilevano 0,91 unità di personale provinciale. Valori inferiori a quello medio si osservano nelle province del Veneto (0,62), della Lombardia e della Campania (entrambe 0,63), della Puglia (0,67) e del Lazio (0,77). Nelle province lucane, al contrario, ogni 1.000 abitanti si contano poco meno di 2 unità di personale (1,81).