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Via libera a pagamenti di debiti in conto capitale- Sole 24ore

  • 22 Set, 2014
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Nuova certificazione di spazi finanziari da inoltrare entro il 30 settembre e proroga del patto regionale verticale

sono le novità per gli enti locali spuntate dal decreto Sblocca Italia (Dl 133/2014).
La prima dà il via libera al pagamento dei debiti in conto capitale certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2013, per i quali entro la stessa data sia stata emessa fattura (o richiesta equivalente di pagamento) e che, sempre alla stessa data, siano stati riconosciuti o avessero comunque i requisiti per il riconoscimento (articolo 4, commi 5 e 6). I debiti devono inoltre essere presenti in piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti e devono derivare da spese in conto capitale classificate nei codici gestionali Siope da 2101 a 2512. Restano fuori i trasferimenti in conto capitale erogati a soggetti differenti da Regioni, Province e Città metropolitane, le spese per partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitali.
Per beneficiare dell'esclusione di tali pagamenti dal saldo 2014, gli enti devono comunicare gli spazi finanziari di cui necessitano al ministero dell'Economia e delle finanze, mediante il sito web http://certificazionecrediti.mef.gov.it della Ragioneria generale dello Stato, entro il 30 settembre 2014. Per il 2015 la scadenza per richiedere l'esclusione dei pagamenti è il 28 febbraio. La partita vale in tutto 250 milioni, di cui 150 nel 2014 e il resto nel 2015.
Ovviamente saranno esclusi solo i pagamenti sostenuti dopo il 13 settembre, per gli importi che saranno definiti con decreti del ministero dell'Economia da emanare entro il 10 ottobre 2014 (15 marzo per il 2015), in base al criterio proporzionale.
La seconda novità (ex articolo 42, comma 3) è la riapertura dei termini per il patto di stabilità regionale verticale 2014. Comuni e Province avranno una nuova "finestra": le richieste dovranno arrivare entro il 30 settembre (la scadenza originaria era il 1° marzo), dopodiché le Regioni potranno distribuire gli spazi finanziari disponibili entro il 15 ottobre (prima era il 15 marzo).
Entro il 30 settembre va chiusa la partita in consiglio per l'approvazione del bilancio di previsione 2014 e delle relative aliquote e tariffe. Solo gli enti che hanno approvato il bilancio entro agosto sono inoltre tenuti all'adozione della delibera di ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e alla verifica del permanere degli equilibri finanziari ex articolo 193 del Tuel. Con decreto del ministro dell'Interno del 17 settembre 2014 è stato infatti chiarito che l'eventuale approvazione del bilancio in settembre rende superflua l'adozione di tale atto e che, indipendentemente da una formale delibera, gli enti locali sono comunque invitati a improntare l'attività amministrativa secondo principi di sana gestione. La verifica degli equilibri deve però fare i conti con l'ennesimo taglio al fondo di solidarietà comunale, per il ricalcolo del gettito Imu derivante dagli immobili di categoria D.
Da mettere in agenda, infine, anche la predisposizione dello schema di programma triennale delle opere pubbliche per il triennio successivo, che dovrà essere adottato dalla giunta entro il 15 ottobre, secondo l'articolo 13, comma 3, del Dpr 207/2010.

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