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Debiti p.a., monitoraggio per quelli in essere al 21/7-Italia oggi

  • 25 Lug, 2014
Pubblicato in: Pagamenti
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Lo sblocco del Patto di stabilità interno per accelerare i pagamenti degli investimenti riguarderà prioritariamente i debiti ancora in essere alla data del 21 luglio 2014

Ciò, tuttavia, non preclude la possibilità che la futura norma di allentamento estenda l'esclusione ai pagamenti già sostenuti entro tale data. Lo ha chiarito il Mef rispondendo ai quesiti posti da diverse amministrazioni rispetto ai contenuti del monitoraggio previsto dalla circolare della ragioneria generale dello stato n. 22/2014 (si veda ItaliaOggi del 9 luglio scorso). La comunicazione, hanno precisato i tecnici di via XX Settembre, riguarda solo i debiti ancora in essere alla data del monitoraggio, ossia quelli non estinti entro il 21 luglio, che era la scadenza entro la quale gli enti locali potevano inviare i dati. Per contro, i debiti già pagati entro tale data non andavano comunicati. Tuttavia, ha precisato lo stesso Mef, la circostanza che, ai ? ni del monitoraggio, rilevino esclusivamente i debiti ancora in essere alla data del 21 luglio 2014 non preclude la possibilità che la futura norma di allentamento dei vincoli del patto estenda l'esclusione ai pagamenti già sostenuti nella prima parte dell'anno. Ciò in analogia con quanto previsto dal dl 35/2013, che esentò parzialmente anche i pagamenti effettuati dagli enti nello scorso esercizio prima della sua entrata in vigore (ossia prima dell'8 aprile 2013). Del resto, concentrare il bonus esclusivamente sugli enti ancora indebitati ? nirebbe nuovamente per penalizzare quelli più virtuosi, che onorano tempestivamente le fatture a loro carico. Tutto, però, dipenderà, oltre che dalle risultanze del monitoraggio sui debiti ancora da pagare, dalle dimensioni dell'intervento di alleggerimento del patto che il governo si accinge a compiere. Ricordiamo che quest'ultimo rappresenta un preciso impegno assunto dall'Esecutivo con la sottoscrizione (insieme a enti territoriali e parti sociali) del protocollo per l'accelerazione dei pagamenti della p.a. Al momento, l'intesa non contiene nessuna cifra al riguardo, anche se si parla di un assegno non inferiore a 500 milioni e non superiore a 1 miliardo. Una cifra importante, ma di gran lunga più bassa dell'importo delle fatture ancora da pagare sul conto capitale: basti pensare che solo l'Ance (l'associazione dei costruttori) stima il pregresso in circa 11 miliardi. Con un simile stock, pare dif? cile che vi sia spazio per escludere dal saldo i pagamenti già effettuati.

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