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Pa, non pagato il 60% delle fatture - Il Sole 24 ore

  • 10 Dic, 2013
Pubblicato in: Pagamenti
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Morire di burocrazia. Secondo le rilevazioni Cerved a giugno il 57% dei pagamenti ai fornitori non era stato liquidato


Fatture liquidate con il contagocce e dilazionate a tempo indeterminato. Gli enti pubblici - Regioni, Province, Comuni, enti sanitari o nel campo delle utility - si confermano pessimi pagatori, nel 2013. Ma le partecipate pubbliche non sono da meno. Soprattutto se si tratta di quelle controllate dagli enti locali e se si trovano nel mezzogiorno.
Dopo quasi 1 anno dal recepimento in Italia della direttiva europea 2011/7 che fissa in 30 giorni (in casi particolari 60) il termine entro cui la Pa ha l'obbligo di pagare i suoi fornitori, il ritardo resta una piaga del sistema economico pubblico. E nonostante (dati del ministero dell'Economia aggiornati al 29 novembre) su 24,4 miliardi stanziati dallo Stato per pagare i debiti della Pa, ai creditori ne siano effettivamente giunti 16,9 miliardi.
A "mappare" il quadro della situazione  Cerved Group, attraverso il proprio database (Payline) sulla base di 482mila fatture scadute a giugno, 125mila emesse verso Pa, partecipate pubbliche, relativi fornitori e pluri-aggiudicatari di gare.
A giugno 2013 non sono state saldate il 57% delle fatture scadute ed emesse verso gli enti della Pa, con punte che superano l'80% tra gli enti del sistema sanitario nazionale. La percentuale si attesta al 37% tra le partecipate pubbliche e risulta molto elevata anche tra gli aggiudicatari di gare della PA, pari al 36 per cento. Se poi si prende in considerazione il valore, gli enti della Pa non hanno ancora saldato il 61% del valore delle fatture scadute a giugno 2013. Mentre tra le partecipate pubbliche, le situazioni più critiche nei mancati pagamenti si osservano tra quelle controllate dalle regioni o da altri enti locali (82% di fatture non pagate e 71% di scaduto) e tra quelle che operano nel Mezzogiorno (rispettivamente 80% e 73 per cento). Qui le differenze geografiche contano perchè nel Nordovest la percentuale di fatture non pagare scende al 28,9% e nel Nordest al 22,9.
Se poi si valuta con la lente dei tempi di liquidazione, in media, gli enti pubblici hanno saldato le loro partite con 51 giorni di ritardo (108 giorni compresi i termini pattuiti), mentre le partecipate pubbliche addirittura con ritardi di 62 (131 giorni oltre la scadenza, ovvero 24 giorni in pi? rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). I tempi più lunghi si sono riflessi sui fornitori, che in media liquidano le loro fatture in 101 giorni, con ritardi di 36 e si tratta di un gap negativo di 24 giorni rispettoa quanto fanno le aziende italiane private. Un record, negativo, riguarda, infine, gli enti che operano nell'alveo sanitario. I tempi medi per pagare le fatture passano da 125,5 a 137,7 giorni. Solo il 5,3% riesce a saldare le fatture nei termini (rispetto al 26,6% dei Comuni).
I dati - ha spiegato l'amministratore delegato di Cerved Group, Gianandrea De Bernardis - evidenziano un peggioramento nell'anno. In effetti fino a giugno 2013 gli stanziamenti previsti dal Governo non sono stati liquidati ma emerge anche una forte eterogeneit? tra gli enti pubblici e qualche dato confortante: il 25% degli enti mappati  infatti puntuale nei pagamenti. Mentre la percentuale dei mancati pagamenti tra i fornitori della Pa  significativamente pi? elevata rispetto a quella osservata sul resto delle imprese: 36% contro 21. ? l'effetto negativo dei ritardi nei pagamenti da parte del Pubblico, che poi si riflette sul resto dell'economia e fa boccheggiare le imprese verso le quali quest'anno il credito bancario si  ulteriormente contratto di 50 miliardi di euro.

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