La p.a. ha già pagato alle imprese 13,8 miliardi. E gli enti locali sono stati più virtuosi dello stato centrale. I sindaci hanno già utilizzato il 75% (3,9 miliardi) dei 5,3 miliardi messi a disposizione dal dl 35/2013 per onorare i debiti verso le imprese. Le province hanno quasi smaltito l'arretrato dei pagamenti, avendo già impegnato il 91% delle risorse spettanti (1,2 miliardi). E lo stesso hanno fatto le regioni che hanno pagato praticamente tutti i debiti sanitari per cui avevano richiesto risorse. Su 4,2 miliardi erogati, 4,1 sono stati incamerati dai fornitori delle Asl. I ministeri, invece, continuano ad arrancare. Su 680 milioni riconosciuti ai dicasteri, solo 194 milioni sono stati realmente trasferiti alle imprese. Nel complesso però il pagamento dei debiti della p.a. procede spedito. Il 90% (18 miliardi) dei 20 stanziati dal Mef per il 2013 (per il 2014 ce ne saranno altrettanti più l'ulteriore dote di 7,2 miliardi prevista dal decreto Imu) è stato messo a disposizione degli enti debitori dal Tesoro. E al 28 ottobre il totale dei pagamenti effettuati ammonta a 13,8 miliardi (69% del totale). Rispetto agli ultimi dati risalenti allo scorso 24 settembre, i numeri resi noti ieri dal ministero guidato da Fabrizio Saccomanni confermano le buone performance degli enti locali. Le regioni hanno pagato 240 milioni di euro in più di debiti sanitari e liberato 575 milioni di spazi finanziari, mentre i municipi hanno utilizzato 1,4 miliardi a valere sul patto di stabilità interno per pagare i fornitori. E ci sono ulteriori 2 miliardi a disposizione delle regioni che aspettano solo che gli enti completino gli adempimenti necessari a ottenere il finanziamento. Tutto questo mentre già si avvia la fase due dell'operazione grazie all'ulteriore tesoretto previsto dal dl 102/2013. Come detto, in aggiunta ai 40 miliardi stanziati dal dl 35, il decreto Imu ne ha liberati ulteriori 7,2 di cui, ha annunciato il Mef, 4 miliardi sono già in corso di erogazione. Inoltre la Cassa depositi e prestiti sta per erogare entro il 31 ottobre un finanziamento complessivo di un miliardo di euro ai comuni (oltre un migliaio) che ne hanno fatto richiesta.