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Debiti p.a. saldati subito Appena la regione paga - Italia Oggi

  • 10 Ott, 2013
Pubblicato in: Pagamenti
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Estinzione automatica dei debiti che i comuni e le p.a. hanno in pancia, non appena la regione avrà provveduto a girare loro le somme necessarie. Anticipazioni di cassa per pagare i debiti fuori bilancio delle regioni. Più libertà nella definizione del budget che gli enti territoriale potranno usare per onorare i debiti certi ed esigibili nel 2014. Ma margini di manovra ridotti di 100 mln di euro al limite massimo di spesa che le regioni potranno sottrarre nel 2013 alla quota di cofinanziamento nazionale dei fondi strutturali europei. Spazio finanziario che passa da 1,8 a 1,7 mld di euro. Sono queste le novità più importanti sul fronte dei pagamenti della p.a. previsti dalla bozza di decreto legge salva conti, ieri al vaglio del consiglio dei ministri. Andiamo con ordine.Anticipazione liquidità enti territoriali anno 2014. Entro il prossimo 31 marzo le regioni dovranno definire il budget di spesa per il 2014 da stanziare per pagare i debiti certi liquidi ed esigibili che hanno in bilancio, diversi da quelli finanziari e sanitari. Queste somme includeranno anche gli importi dovuti e non ancora erogati in prima istanza. Le somme, che ogni regione avrà libertà di definire in base ai propri conti, andranno a sostituire l'originario accantonamento del 10%, integralmente previsto nella dotazione che gli enti territoriali avrebbero dovuto stilare per il 2014.Debiti fuori bilancio. In aggiunta a ciò, la bozza di decreto legge dispone che gli enti territoriali possano richiedere anticipazioni di cassa per onorare debiti fuori bilancio. I pozzi a cui attingere saranno:- le risorse già previste dal Fondo per la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili (art. 13 del decreto legge n.102/2013;- la dotazione per il 2014 già stanziata dal dl decreto legge 35/2013;- le risorse già assegnate dal decreto del Ministero dell'economia del 14 maggio 2013, ma non ancora erogate (a causa dei vincoli del patto di stabilità interno), finalizzate a pagare i debiti non iscritti in bilancio al 31 dicembre 2012. Debiti che, però, a quella data presentavano già i requisiti per il riconoscimento e che, successivamente, sarebbero stati riconosciuti secondo le procedure previste dall'ordinamento vigente.A riguardo, va ricordato che i pagamenti dei debiti fuori bilancio devono avvenire sempre nell'ambito dei vincoli del patto di stabilità. E la relativa copertura per onorarli deve essere reperita nei bilanci degli enti territoriali, utilizzando risorse diverse dalle anticipazioni di liquidità previste dal decreto legge n. 35/2013.Comunicazione dei pagamenti dei debiti p.a. Infine lo schema di decreto legge salva-conti dispone che all'atto dell'estinzione, da parte della regione, dei debiti (elencati nel piano di pagamento) nei confronti degli enti locali o di altre pubbliche amministrazioni, la p.a. interessata da questi trasferimenti «provveda all'immediata estinzione dei propri debiti». Di più. Il responsabile finanziario del comune o dell'amministrazione pubblica interessata dal pagamento regionale dovrà rilasciare una certificazione formale alla regione stessa, in cui attesta l'avvenuto pagamento dei propri debiti. Una sorta di ricevuta, insomma, in cui si attesta l'avvenuta partita di giro in favore del creditore finale e venga dimostrata anche la relativa registrazione contabile. Questa certificazione dovrà essere rilasciata dal comune (o dalla p.a. debitrice) entro il 31 ottobre prossimo, per quanto riguarda i debiti già estinti dalla regione al 30 settembre 2013. Per il futuro, invece, le p.a. avranno al massimo 30 giorni di tempo - a partire dall'estinzione dei debiti da parte della regione - per certificare l'estinzione dei propri. Una volta effettuate queste certificazioni, entro 15 giorni, ogni regione dovrà comunicare al Tavolo istituito presso il ministero dell'economia e delle finanze l'avvenuto pagamento dei debiti delle amministrazioni, a fronte dei corrispondenti crediti vantati verso la regione. E da questi onorati. Il mancato adempimento di tutti questi passaggi formali impatterà sulle valutazioni della performance individuale dei dirigenti responsabili. E e comporterà responsabilità dirigenziale e disciplinare.

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