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Al via rimborsi Iva per 500 milioni - Il Sole24 ore del 6 agosto del 2013

  • 06 Ago, 2013
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Sbloccata un'altra tranche dei crediti Iva vantati dalle imprese, artigiani e professionisti. Nelle prossime settimane oltre 3mila di loro riceveranno il rimborso di crediti Iva, per circa 500 milioni di euro, messi a disposizione dal ministero dell'Economia.

Sale così a circa 7,7 miliardi di euro la somma complessivamente rimborsata (per tutti i tributi) da inizio 2013 a oltre 33mila imprese. Secondo i programmi annunciati dall'agenzia delle Entrate, l'obiettivo da raggiungere entro fine anno è di 11 miliardi. La tranche sbloccata ieri è più limitata rispetto a quelle che avevano avuto il via libera in primavera, quando in due occasioni si è arrivati a 1,2 miliardi. Finora quest'anno il ritmo era andato crescente: si era partiti dai 482 milioni di gennaio, per salire a 800 già a febbraio. A fine giugno, l'Agenzia si era impegnata a istruire quest'anno l'80% dei rimborsi arretrati fino all'anno d'imposta 2011 per sia per le imposte dirette sia per l'Iva (oltre al 30% dell'anno d'imposta 2012 per la stessa Iva). In quell'occasione era stato anche annunciato che l'anno prossimo saranno istruiti l'80% dei rimborsi per le imposte dirette fino all'anno d'imposta 2012 e per i rimborsi Iva l'85% di quelli fino al 2012 e il 35% dell'anno d'imposta 2013. Obiettivi ambiziosi, che peraltro hanno suscitato la protesta del sindacati dei lavoratori dell'amministrazione finanziaria. In ogni caso, Confindustria ha rilevato un sensibile miglioramento sull'Iva dalla seconda metà del 2012 e confida che effettivamente entro fine anno possano essere evase tutte le richieste dei rimborsi su questo tributo presentate entro il 2012, come aveva promesso il direttore dell'Agenzia, Attilio Befera, in un'audizione parlamentare. L'anno scorso sono state erogate risorse per complessivi 6,9 miliardi di euro, a fronte di circa 5,9 del 2011. Una delle scelte che hanno consentito l'accelerazione è stata l'impiego di canali di tesoreria. Ciò era stato previsto nell'atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2012-2014. Ma raggiungere gli obiettivi non basta, perché rischia di essere solo il frutto di uno sforzo straordinario. E invece Confindustria vorrebbe arrivarre presto un provvedimento del direttore dell'Agenzia che fissi prorocedure interne di lavorazione delle pratiche che consentano tempi più veloci per i soggetti che maturano fisiologicamente crediti Iva e quindi presentano sempre istanze di rimborso. Sono tipicamente le aziende che acquistano prodotti ad aliquota Iva ordinaria e vendono ad aliquota ridotta (capita spesso nell'agroalimentare). Un altro elemento che ancora manca è la revisione del sistema delle garanzie, per ridurne i costi e ampliare i casi di esonero. Confindustria lo ha sollecitato da tempo, perché le fidejussioni sono difficili da ottenere e sono troppo onerose. Altra revisione richiesta dalle imprese è quella della disciplina che consente di scontare il credito in banca, previa certificazione da parte dell'agenzia delle Entrate. Tra l'altro, il miglioramento dei tempi è sensibile solo per l'Iva: i rimborsi dei crediti Ires per deduzione da Irap sono più lenti, perché gli operatori devono fare i conti con una stratificazione normativa che rende più farraginosa la verifica del credito. Tuttavia, anche in questo caso, si tratta di liquidità che spetta alle imprese e che va loro restituita. Confindustria ha risposto alla richiesta dell'agenzia delle Entrate di sollecitare le imprese a trasmettere le corrette coordinate bancarie su cui accreditare i rimborsi, rilanciandola alle imprese associate.

 

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