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Pagamenti a passo lento le Regioni il punto debole - Il Sole24 ore del 1 agosto del 2013

  • 08 Ago, 2013
Pubblicato in: Pagamenti
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Sono i giorni decisivi per l'afflusso di liquidità alle imprese che vantano crediti.

Incrociando le ultime stime fornite dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, primi dati della Cdp e indicazioni che iniziano ad arrivare dal territorio, non sarebbero più di 700-800 le amministrazioni locali, tra Province e Comuni, che hanno già trasferito ai creditori finali le risorse ricevute attraverso due canali: spazi finanziari sul patto di stabilità interno oppure anticipazioni di liquidità gestite dalla Cassa depositi e prestiti. Ancora critica la situazione delle Regioni, mentre i ministeri hanno dei piani più diluiti nel tempo che in diversi casi prevedono pagamenti solo entro la fine del 2013. Nel complesso, ancora poco ciò che si è mosso nell'oceano della Pubblica amministrazione, anche se il ministero dell'Economia si attende un'accelerazione in questi giorni, in tempo utile per fornire i dati sull'effettivo pagamento alle imprese («entro il 6 agosto» ha spiegato il ministro Fabrizio Saccomanni). Per le Regioni i tempi continuano ad apparire più lunghi, essenzialmente per le procedure del Dl 35 più complesse previste in questi casi: obbligo di definire un piano dei pagamenti e, soprattutto, di varare misure legislative per rimborsare gli anticipi. Per quanto riguarda i debiti sanitari, alla data del 22 luglio, le procedure di accredito, con le quali vengono rese disponibili le risorse per pagare i creditori, risultavano concluse solo per Lazio (832 milioni), Piemonte (803,7 milioni), Puglia (186 milioni), Campania (532 milioni). Ma per tutte queste Regioni, il termine per pagare i creditori non è ancora scaduto: è fissato al 21 agosto. Nel frattempo si è mossa l'Emilia Romagna, ricevendo e girando quasi 450 milioni alle aziende sanitarie. Quanto agli enti locali, la stessa Cdp ha comunicato al ministero dell'Economia che sono 660 quelli che stanno effettuando pagamenti e rendiconti per 1,1 miliardi di euro a favore di circa 20mila creditori, e altri 780 dovrebbero aggiungersi nell'arco di un mese per un importo di 500 milioni. Va ricordato che, per le risorse ricevute come anticipi di liquidità, il tempo stringe: per pagare i loro creditori gli enti locali hanno infatti 30 giorni dalla data di erogazione da parte della Cdp (le date, per ogni singolo ente, sono consultabili sul sito del ministero dell'Economia). Dati abbastanza confortanti, ha spiegato nei giorni scorsi Saccomanni in audizione al Senato, giungono poi dai Comuni che hanno beneficiato per primi degli spazi finanziari sul patto. Alla data dello scorso 25 luglio, i primi 20 avevano sbloccato il dossierpagamenti.

 

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