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Per saldare i debiti Pa servono 14 passaggi e dieci mesi di tempo - Il Sole 24 ore del 15 Aprile

  • 15 Apr, 2013
Pubblicato in: Pagamenti
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Quattordici date da segnare in rosso sullo speciale calendario dei pagamenti della pubblica amministrazione. Quattordici appuntamenti disseminati a partire da questo mese fino al 15 febbraio dell'anno prossimo. È complesso e serrato il calendario delle scadenze a carico della pubblica amministrazione per pagare i debiti arretrati alle imprese, secondo le procedure dettate dal decreto sblocca-debiti, entrato in vigore l'8 aprile.

 

L'iscrizione alla piattaforma:

Tempi e adempimenti cambiano a seconda del «binario» in cui è incagliato il credito vantato dai fornitori della Pa: ente locale, Regione (con specifiche a parte per la sanità) o ministero. E se la prima scadenza, il 29 aprile, riguarda tutte le amministrazioni pubbliche che devono accreditarsi alla piattaforma elettronica delle certificazioni, a chiudere il cerchio saranno tra dieci mesi le Regioni, che entro il 15 febbraio dovrebbero ricevere dal ministero dell'Economia (Mef) le ultime anticipazioni di liquidità per saldare una quota dei debiti Asl. Persino l'iscrizione alla piattaforma telematica già predisposta dalla Ragioneria dello Stato (htpp://certificazionecrediti.mef.gov.it) è un passaggio tutt'altro che scontato, visto che anche la circolare firmata dal Ragioniere generale, Mario Canzio, il 10 aprile scorso ricorda che all'appello mancano ancora «numerose amministrazioni periferiche» e invita tutte le Pa a scegliere, in piena autonomia, «i soggetti tenuti alla registrazione», che a loro volta dovranno indicare i dirigenti abilitati a certificare i crediti. Ma il primo importante banco di prova di tutta la procedura è il giorno dopo, il 30 aprile: a quella data Comuni, Province, Regioni e ministero dovranno avere le idee chiare sulla massa di debiti accumulati fino al dicembre scorso e divenuti «certi, liquidi ed esigibili», liquidabili per un importo pari a cinque miliardi con i residui passivi già in cassa per i quali si allenteranno le maglie del patto di stabilità interno. E in parte - per chi come molte amministrazioni del Centro-Sud - non ha disponibilità immediata (si veda Il Sole 24 Ore del 7 aprile) attraverso le anticipazioni di un Fondo per la liquidità che «offre» 26 miliardi tra 2013 e 2014, restituibili in trent'anni al tasso già fissato del 3,3% (vedi grafico in pagina). Ma quando le imprese potranno cominciare a vedere saldati i primi debiti? In pochi possono beneficiare dello spiraglio aperto già dall'entrata in vigore del decreto, il 9 aprile. Due sono le condizioni che si devono entrambe verificare: e essere creditore di un'amministrazione locale che dispone di liquidità in cassa; r avere un credito così vecchio da rientrare nel tetto, bassissimo, di spesa immediata concesso dal decreto. Frutto, a sua volta, di un complicato intreccio: non solo l'ente può spendere subito solo il 13% di quanto ha in tesoreria statale, ma non deve superare il 50% di quanto intende chiedere come anticipazione. Ma - ecco il paradosso - per la richiesta di anticipazione le amministrazioni hanno tempo fino al 30 aprile. Insomma tra piattaforme, ricognizione dei crediti e analisi dei fabbisogni, difficile ipotizzare pagamenti reali almeno prima di fine mese.

I giudizi

Che la procedura fosse a rischio intoppo lo hanno segnalato da subito anche le imprese. Per Confindustria «va semplificata la complessità». Proprio domani l'associazione guidata da Giorgio Squinzi avanzerà alcune proposte in un'audizione parlamentare di fronte alla Commissione speciale. Sulla stessa scia l'Ance (si veda Il Sole 24 Ore del 12 aprile), che oltre a segnalare «la totale assenza di pagamenti in conto capitale nel 2014» chiede di intervenire, dal punto di vista procedurale, sul Durc. Assoambiente (imprese igiene urbana) ricorda «le difficoltà nelle procedure per la certificazione dei crediti già registrate» finora. E l'Alleanza delle cooperative si spinge fino a chiedere di «sanzionare chi non certifica i crediti».- elaborazione Ance 29 aprile 2013 Termine alle Pa per registrarsi sulla piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni predisposta dalla Ragioneria generale dello Stato. Sanzione di 100 euro ai dirigenti per ogni giorno di ritardo. Se dispongono di liquidità gli enti locali possono cominciare a pagare i crediti "certi liquidi ed esigibili" , fino a un massimo del 13% delle disponibilità detenute presso la tesoreria statale (+ 50%spazi finanziari richiesti) 30 aprile 2013 8 Comuni e Province comunicano alla Ragioneria generale gli spazi finanziari di cui necessitano per i pagamenti esclusi dai vincoli del Patto di stabilità; 8 Gli enti locali a corto di liquidità chiedono alla Cassa depositi e prestiti le anticipazioni a valere sul Fondo; 8 Le Regioni e le province autonome a corto di liquidità per pagare i debiti certificati dal Presidente e dal responsabile finanziario chiedono al Mef l'anticipazione a valere sul Fondo unico (esclusi debiti finanziari e sanitari); 8 I Ministeri trasmettono al Mef l'elenco dei debiti relativi a somministrazioni, forniture, appalti maturati al 31 dicembre 2012 e "prenotano" le risorse del Fondo 10 maggio 2013 Parere della Conferenza Stato-città-Regioni sulla quota di pagamenti degli enti locali da escludere dal patto di stabilità e sulle anticipazioni di liquidità erogabili dalla Cdp 15 maggio 2013 8 Il Mef ripartisce con decreto la somma destinata ai pagamenti arretrati che ciascun ente locale può escludere dal patto di stabilità interno. Tetto massimo risorse: 4,5 miliardi. 8 La CdP anticipa agli enti locali la liquidità per pagare debiti. Gli enti locali che hanno deliberato il riequilibrio finanziario pluriennale hanno un mese dall'anticipazione per modificare il proprio piano di riequilibrio. 8 Il Mef ripartisce con decreto le anticipazioni a Regioni e province autonome per pagare i debiti diversi da quelli finanziari e sanitari. Erogazione condizionata a leggi di copertura, piano di pagamento dei debiti e contratto Regione- Mef per stabilire l'erogazione e la restituzione delle somme. 8 Prima ripartizione da parte del Mef di 5 miliardi alle Regioni di anticipazioni per pagare i debiti della sanità 8 Prima ripartizione da parte del Mef di 500 milioni di euro per il 2013 destinati ai Ministeri. 31 maggio 2013 .Termine alle Regioni per l'istanza di accesso alle anticipazioni del Mef che ha a disposizione 5 miliardi per i debiti del Ssn 15 giugno 2013 Termine ai Ministeri per un piano di rientro basato su tagli alla spesa in caso di debiti superiori alle risorse stanziate 30 giugno 2013 Tutte le pubbliche amministrazioni devono comunicare ai creditori l'importo del credito e la data di pagamento. Sanzione: responsabilità per danno erariale 15 luglio 2013 Seconda ripartizione residuo di 500 milioni (10%) da parte del Mef degli spazi finanziari degli enti locali per pagamenti di debiti esclusi dal patto di stabilità 15 settembre 2013 Termine per tutte le Pa per la ricognizione dei debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati al 31 dicembre 2012 e dei creditori da iscrivere nella piattaforma di certificazione del credito. L'Abi comunica i debiti ceduti alle banche sia pro soluto che pro solvendo 30 settembre 2013 Scadenza della possibilità per gli enti locali di beneficiare dell'incremento da 3 a 5 dodicesimi del tetto alle anticipazioni di tesoreria 31 ottobre 2013 Seconda ripartizione del 10% del Fondo unico per anticipazioni di liquidità a enti locali, Regioni e province autonome (esclusi debiti finanziari e sanitari) richieste dopo il 30 aprile 2013 30 novembre 2013 Riparto definitivo fra le Regioni dei 14 miliardi di euro destinati al pagamento dei debiti del servizio sanitario nazionale (al netto delle anticipazioni già concesse). 15 dicembre 2013 Domanda di accesso da parte delle Regioni alle anticipazioni di liquidità, sulla base della ripartizione definitiva per il pagamento dei debiti della sanità contratti dal Ssn 15 febbraio 2014 Ripartizione da parte del Mef delle ultime anticipazioni alle Regioni e province autonome per i pagamenti dei debiti diversi da quelli finanziari e sanitari

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