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Debiti delle Pa, è boom di richieste - Il Messaggero del 6 maggio

  • 06 Mag, 2013
Pubblicato in: Pagamenti
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È davvero boom di richieste per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione ed il tetto dei 5 miliardi posto agli enti locali per il pagamento nell'anno in corso dal disegno di legge 35 è troppo basso: va tolto, ed il plafond deve essere integrato «anche in sede di conversione del decreto». A pochi giorni dalla scadenza entro la quale i Comuni con problemi di liquidità dovevano presentare la domanda per avere accesso ai fondi, costruttori e l'associazione dei Comuni fanno il punto e rilanciano. «Non basta alzare il tetto, è necessario pagare tutto», dice il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, secondo il quale «è naturale che le richieste siano maggiori al tetto previsto della copertura», visto che - ha ricordato l'imprenditore - i crediti complessivi delle imprese costruttrici nei confronti della pubbliche amministrazioni certificati da Bankitalia ammontano a 20 miliardi».

I debiti complessivi sono invece molto più rilevanti, sfiorano, secondo gli ultimi studi, i 120 miliardi. Per fare il punto un incontro Anci-Ragioneria è fissato per mercoledì prossimo, come spiega Veronica Nicotra, segretario generale facente funzioni dell' Anci. «Il confronto con il ministero dell'Economia è in atto e si è intensificato dopo la scadenza del 30 aprile» spiega Nicotra. «Sapevamo che le richieste dei Comuni coprivano il plafond, vedremo se dalle verifiche e dall'elaborazione delle richieste da parte della Ragioneria emergerà un superamento». Per quanto riguarda le procedure di richiesta, «praticamente tutti i Comuni più grandi, da 50mila abitanti in su, hanno fatto domanda di spazi finanziari.

Diverso il discorso per quelli tra mille e 5 mila, che hanno forse ancora scarsa consuetudine con queste procedure. Speriamo ora di raggiungere un accordo equo con il ministero dell'Economia affinchè la distribuzione delle risorse disponibili sia equa e aiuti tutti gli enti che hanno fatto richiesta». Del resto il problema dei mancati pagamenti è una emergenza assoluta, solo quest'anno sono state migliaia le aziende costrette a chiudere i battenti per mancanza di liquidità. Sul fronte delle imprese costruttrici intanto, Buzzetti guarda avanti e chiede che non ci si fermi sulla strada intrapresa. «È impensabile che nel 2014 non venga prevista nessuna risorsa -dice- è un nodo che il precedente governo ha lasciato irrisolto, ma che deve essere sciolto». «I mercati hanno già scontato questi debiti, e anche se è giusto riconoscere che con il decreto 35 c'è stata una grande inversione di tendenza è necessario che i paletti rimasti vengano tolti». Ad incitare il governo anche il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani: «le resistenze sono inaccettabili, non si usi Bruxelles per non pagare i debiti della pregressi. Bisogna pagarli tutti. L'Europa - afferma - non è la foglia di fico per non pagare. Bisogna rispettare la direttiva sui ritardi e su questo sarò inflessibile. L'appello che lancio al presidente del Consiglio Letta e al ministro dell'Economia Saccomanni è di andare avanti».

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