Si allarga il campo di applicazione del decreto legge sul pagamento degli arretrati della pubblica amministrazione. Un emendamento approvato dalla commissione Bilancio della Camera stabilisce che rientrino nella norma anche i cosiddetti debiti fuori bilancio, maturati cioè entro il 2012 ma con pratiche non ancora lavorate dagli uffici. Un segnale di come, anche su input del governo, la maggioranza stia cercando di allargare le maglie del provvedimento che stanzia 40 miliardi di euro per saldare le somme dovute alle imprese. Stessa logica per un'altra novità: lo sblocco dei pagamenti per le aziende non a posto con il Durc, il documento unico di regolarità contributiva. Queste imprese potranno aver accesso ai pagamenti scalando automaticamente i contributi dovuti dalla somma incassata. Su proposta del Movimento 5 Stelle è passata un'altra modifica che impedisce agli enti locali di alzare le imposte locali per procedere ai pagamenti. Restano ancora alcuni nodi da sciogliere, come le compensazioni e l'eventuale intervento aggiuntivo della Cassa depositi e prestiti. Ma la commissione potrebbe chiudere l'esame già oggi. Approvata dalla Conferenza Stato-autonomie la ripartizione dei 7,2 miliardi di euro stanziati per le Regioni, con l'ipotesi di sbloccarne altri 2,1, e dei 5 miliardi per gli enti locali.