Ma la criticità maggiore sembra un'altra: ci sono almeno 5,3 miliardi di risorse bloccate che potrebbero essere utilizzate per ulteriori pagamenti. Sono somme già disponibili nelle casse dei comuni e delle province che continuano a sottostare, però, ai vincoli del patto di stabilità interno.
Il decreto legge prevedeva infatti di liberare dal patto di stabilità in tutto 5,9 miliardi di spese degli enti locali (4,4 miliardi dal patto interno "nazionale" e 1,5 miliardi di patti verticali regionali) ma le richieste avanzate dagli enti locali sono state finora di 11,2-11,4 miliardi: 5,3-5,5 miliardi restano quindi senza risposta. La somma potrebbe crescere, considerando che era fissata al 5 luglio una seconda tranche di richieste per il patto nazionale.
È una somma destinata a pesare anche sul 2014 e sull'attuazione della nuova direttiva pagamenti che impone l'accelerazione dei tempi.
Questi debiti, infatti, bloccheranno altri pagamenti oppure, cosa forse più probabile, saranno scavalcati dai debiti più recenti che - proprio in base alla direttiva Ue - dovranno pagare interessi più alti. Una zavorra destinata a pesare comunque sulla soluzione definitiva del problema se il Governo non allenterà ulteriormente i vincoli del patto di stabilità per le somme rimaste fuori.
Non solo. L'Ance ricostruisce il quadro completo delle domande presentate e rimaste inevase per gli altri capitoli del decreto legge relativi alle spese in conto capitale che interessano il settore edile. In tutto la somma (che però potrebbe nascondere numerose sovrapposizioni) delle domande inevase ammonta a 13,3 miliardi. Oltre ai 5,3 miliardi di richieste di allentamento del patto di stabilità ci sono 2,2 miliardi di eccedenze di richieste di liquidità degli enti locali alla Cassa depositi e prestiti (5,8 miliardi contro i 3,6 miliardi disponibili), 5 miliardi di richieste inevase di anticipazioni di liquidità alle Regioni (10,6 miliardi contro i 5,6 miliardi disponibili) e altri 0,8 miliardi di debiti fuori bilancio dello Stato (1,3 miliardi richiesti contro 0,5 disponibili).