I sindaci riuniti a Milano hanno lanciato un allarme sul complesso quadro della finanza dei Comuni. Senza un allentamento dei vincoli del Patto non solo sarà impossibile pensare agli investimenti nei nostri territori, come già avviene ora, ma saranno irrealizzabili quelle opere di manutenzione delle strade, degli edifici e del patrimonio esistente, sempre più urgenti e che siamo costretti a rinviare, ha sottolineato Fontana.
Il presidente di Anci Lombardia ha continuato considerando che il decreto per il pagamento dei debiti della P.a., se finalmente consentirà di rispondere alle richieste delle aziende che subiscono le drammatiche conseguenze dei ritardi, presenta però un aspetto contradditorio: il suo applicarsi solo allammontare maturato negli anni scorsi e fatturato entro il 2012. In realtà la norma dovrebbe poter essere applicata a tutti i debiti, perché molte fatture emesse dalle imprese nei primi mesi del 2013 si riferiscono a lavori e prestazioni effettuate dai nostri fornitori nel corso del 2012. È facile quindi intuire - ha dichiarato Fontana - come, a breve, lindebitamento della P.a. sarà di nuovo ingente.
Ad oggi, inoltre, non abbiamo dei dati sulla quantificazione dellImu spettante ai Comuni, siamo di fronte alle incertezze legate allintroduzione della Tares e ai tempi e ai modi della sua riscossione che potrebbe bloccare la gestione di servizi pubblici locali fondamentali come quello della raccolta dei rifiuti, non sappiamo a quanto ammonteranno i tagli ai trasferimenti per il 2013 e siamo di fronte a delle manovre ormai insostenibili, visto che, dal 2010 a oggi, i trasferimenti dello Stato sono passati da 15 a 5 miliardi di Euro ha aggiunto Roberto Scanagatti, vicepresidente di Anci Lombardia, che ha continuato evidenziando come la situazione è aggravata dalla campagna denigratoria contro il valore delle Autonomie locali a cui da tempo assistiamo.