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L'analisi compiuta a livello regionale conferma questo andamento. Generalmente, in corrispondenza della fascia di popolazione coperta da banda larga compresa tra il 90,1% e il 100%, si osservano i dati più elevati. I picchi si registrano nelle amministrazioni pugliesi e lombarde, dove i dati sono ampiamente superiori alla media nazionale e si attestano rispettivamente sull'81,0% e sul 78,4% dei comuni situati nel territorio regionale.
La tendenza generale non viene rispettata nelle amministrazioni toscane, umbre, piemontesi e molisane. Nei primi due casi, il dato maggiore si osserva nella fascia di copertura pari al 50,1%-90,0% della popolazione residente. I comuni del Piemonte e del Molise, invece, sono gli unici in cui i dati medi più elevati si osservano in corrispondenza di percentuali di residenti raggiunti da banda larga pari allo 0,0%: nelle amministrazioni piemontesi la popolazione residente esclusa da questo servizio è pari al 38,6%; nelle realtà locali molisane questo valore cresce, fino a comprendere il 62,5% dei residenti
L'analisi per classe di ampiezza demografica mostra la netta distanza presente in termini di innovazione tecnologica tra i comuni più piccoli e i centri di maggiori dimensioni. Infatti, la totalità, o poco meno, dei comuni con una popolazione superiore a 10.000 abitanti ha una copertura di banda larga che raggiunge più del 50,1% dei residenti. In particolare, tutte le 12 grandi città italiane presentano una percentuale di popolazione servita da banda larga compresa tra il 90,1% e il 100%.
Come detto i dati mutano radicalmente al diminuire della popolosità dei comuni: la diffusione della banda larga cala progressivamente fino ad arrivare alle amministrazioni più piccole (meno di 2.000 abitanti), il 38,2% delle quali è esclusa dal servizio di connessione con banda larga.
La rappresentazione cartografica mostra che i comuni con una percentuale di popolazione servita da banda larga pari allo 0,0% sono situati lungo le due principali catene montuose del nostro Paese e nell'entroterra delle due isole maggiori, dove si trovano molte amministrazioni di piccole dimensioni. Al contrario, i comuni con una copertura superiore al 50% risultano prevalenti in gran parte delle regioni centro settentrionali, nei territori pugliesi, siciliani e sardi.