Nelle 573 amministrazioni coinvolte si contano complessivamente 737 caselli autostradali. Rispetto al totale, percentuali superiori al 10% si rilevano nei comuni siciliani (11,8%) e piemontesi (11,4%). I dati minimi, escludendo sempre il caso sardo, si individuano nelle amministrazioni della Valle d'Aosta (1,2%) e del Molise, dove la percentuale è inferiore all'1%, attestandosi sullo 0,3%.
I comuni più numerosi (134), serviti da caselli autostradali, hanno una popolazione compresa tra 20.000 e 59.999, per una percentuale di comuni coinvolti pari al 32,8% del totale della amministrazioni appartenenti a questa taglia demografica. Le percentuali più contenute, inferiori alla media nazionale (7,1%), si osservano nei comuni con meno di 5.000 abitanti; mentre in tutte le 12 grandi città italiane è presente almeno un casello autostradale.
Dei 737 caselli distribuiti su tutto il territorio nazionale, oltre la metà (57,2%) è concentrato nei comuni con una popolazione compresa tra 10.000 e 249.999 abitanti. Le percentuali più contenute si trovano nelle due classi estreme: il 4,5% nei piccoli comuni con meno di 2.000 abitanti, il 6,9% nelle 12 città con più di 250.000 residenti.
Dalla rappresentazione cartografica emerge una diffusione eterogenea tra nord e sud: nelle amministrazioni settentrionali la presenza di caselli autostradali è più capillare, con una particolare concentrazione nelle realtà locali dell'Emilia-Romagna; al centro-sud, invece, si alternano zone ad alta concentrazione in corrispondenza delle amministrazioni più popolose, ad altre in cui i caselli autostradali sono meno diffusi, come in gran parte delle amministrazioni molisane e lucane, o del tutto assenti, come nei comuni sardi.