Nei comuni piemontesi, lombardi, trento – alto atesini e veneti la presenza di sindaci under trentacinquenni è pari o di poco superiore alla media (con indici compresi tra 4,3% e 4,9%). In Italia settentrionale solo nelle realtà locali della Liguria la percentuale di giovani eletti alla carica di primo cittadino è inferiore a quella media: sono infatti solo 2 i sindaci con meno di 35 anni, valore assoluto più basso a livello nazionale, assieme a quello rilevato per i comuni umbri e lucani.
Nel centro - sud solo i comuni del Lazio e dell'Abruzzo sono in linea con il dato nazionale. Nei territori comunali delle restanti regioni centro – meridionali, invece, si registrano percentuali inferiori, con valori che non superano il 3% nelle realtà locali lucane, pugliesi, umbre, marchigiane e siciliane.
Sono le realtà amministrative più piccole (con meno di 2.000 abitanti) a registrare la percentuale di sindaci under 35enni più elevata (5,1%). Nei comuni appartenenti alle taglie demografiche successive (tra i 2.000 e i 10.000 abitanti), la percentuale degli amministratori con meno di 35 anni diminuisce sotto la soglia del 4%, per poi riprendere a salire nelle amministrazioni con popolazione compresa tra i 10.000 e i 20.000 abitanti (4,2%).
Dalla classe di ampiezza successiva (oltre 20.000 abitanti) la presenza di giovani primi cittadini diminuisce all'aumentare della dimensione demografica dei comuni. Un solo giovane sindaco (l'1,5% del totale) è stato eletto nei comuni appartenenti alla classe di ampiezza compresa tra i 60mila e i 250mila. Dei 277 sindaci fino ai 35 anni di età, di cui è nota la data di nascita, nessuno amministra comuni con oltre 250mila abitanti.