I giovani europei e il lavoro, ecco il nuovo lavoro statistico di Eurostat e riferito all’annualità 2016. Nelle proiezioni dell’ufficio di statistica europeo si evidenzia che metà dei giovani lavoratori europei, trattasi di “younger” di età compresa tra i 20 e i 34 anni, non è disposta a cambiare la propria residenza per lavoro. Il 21% di loro sono disposti a cambiare ma solo all’interno del proprio paese di nascita, e, infine, solo il 12% sarebbe disposto a muoversi all’interno della Ue. La nota interessante è che il 17% dei giovani disoccupati europei sarebbe disposto a cambiare continente, andando, quindi, oltre i confini del vecchio continente. C’è una fetta di giovani, quindi, che crede di più nel resto del mondo e meno nell’Europa. Nel considerare questi risultati la variabile che altera il tutto è rappresentata dall’istruzione dei giovani disoccupati. Più è alta l’istruzione, più elevata è la percentuale di coloro che vogliano prendere in considerazione l’idea di cercare lavoro in altri lidi. In media questa variabile incide per un venti per cento.
Tra i giovani che hanno un lavoro il 90% non si è trasferito (in Italia questa cifra raggiunge il top con il 98%), mentre solo l’uno per cento dei giovani occupati si è spostato all’interno della Ue e l’8% si è trasferito all’interno della propria nazione. In allegato il documento completo di Eurostat