Ecco che Istat presenta i primi dati occupazionali relativi al 2017. In estrema sintesi si delinea un futuro dove il dato occupazionale è in terreno positivo (sia nel valore assoluto che in quello dei tassi). Il dato positivo riguarda tutte le fasce di età, anche, e soprattutto, per i giovani; quelli che fino ad ora, come raccontato da tutti gli analisti in questi mesi ed anni, hanno sofferto più di tutti l’enorme crisi economica che ha attanagliato l'intero occidente e l'Italia tutta.
In sintesi, c’è più lavoro e vi sono meno inattivi. Nell’ultimo trimestre 2017 l’economia italiana ha registrato un aumento del pil nella misura dello 0,6% che diventa +1,6% su base annua. Sono aumentati i lavoratori a tempo determinato, seppur in maniera minimale, in calo, invece, quelli a tempo indeterminato.
Questo fa sì che scende, seppur minimamente, il tasso di disoccupazione arrivando a segnare l’11% dopo i diversi cali evidenziatesi nelle precedenti rilevazioni. I segnali di positività sono frutto anche di un aumento del monte ore che nell’ultimo trimestre 2017 è aumentato del’1,2% rispetto al precedente, e addirittura del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche il ricorso alla CIG è diminuita passando da 11,6 a 6.9 per mille ore lavorate. In allegato il documento completo Istat