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Il Rapporto Rifiuti Urbani 2017 di ISPRA

  • 31 Ott, 2017
Pubblicato in: Notizie
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Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, pubblica il nuovo “Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2017” relativo all’anno 2016, sulla produzione, la raccolta differenziata, la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale. Il Rapporto fornisce anche un monitoraggio sui costi dei servizi di igiene urbana e sul tipo d’applicazione del sistema tariffario presente su territorio. In particolare, dal rapporto, si evince che la raccolta differenziata risultì essere raddoppiata in 10 anni, passando dal 25,8% al 52,5% del 2016, anno dell’ultimo rilevamento. Una crescita esponenziale che però non permette al belpaese di raggiungere gli obiettivi del 2012 di posizionarsi al 65%. Altra cosa che emerge è la crescita della produzione di rifiuti dopo un quinquennio dove, invece, è sempre calata. Sul lato dei Comuni è interessante notare che lo studio condotto da Ispra,, su un campione di città che applicano il sistema di tariffazione puntuale, emerge che i costi pro capite sono più bassi rispetto a quei comuni che applicano una Tari normalizzata.

I comuni analizzati nella ricerca Ispra sono 2.988, corrispondenti al 37,4% del numero complessivo dei comuni italiani. La popolazione del campione è di 35.122.966 abitanti che, equivale al 58% della popolazione italiana, come da Censimento ISTAT del 2016. Nel dettaglio i comuni campionati sono così distribuiti: al nord,  2.181 comuni (73% del campione di indagine), con una popolazione pari a 19.942.827 abitanti (56,8% del totale della popolazione del campione); al centro 54 (8,5% del campione), con una popolazione di 7.201.092 abitanti (20,5% del totale della popolazione del campione). Qui si evidenzia la presenza di Roma (2,8 milioni di abitanti) che incide pesantemente nell’analisi dei comuni del centro Italia. Al sud, invece, abbiamo 553 (18,5% del campione), i quali presentano una popolazione di 7.979.047 abitanti (22,7% del totale della popolazione del campione di indagine). E’ evidente che la campionatura metta in mostra una rappresentatività del nord a scapito del centro e del sud. Dei 2.988 comuni censiti emerge che il 92,5% (2.765), corrispondenti ad una popolazione di 33.262.479 abitanti (94,7% del campione) applicano la TARI normalizzata calcolata in base a quanto previsto dal DPR 158/99, mentre, il 7,5% (223 comuni), corrispondenti a 1.860.487 abitanti (5,3% del campione), applicano il regime di Tariffazione puntuale.

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