Presentato il primo “Rapporto sullo stato delle politiche per il paesaggio” fortemente voluto dal MiBACT e sviluppato, nelle 500 pagine che lo compongono, sui dati dell’ISTAT e dell’ISPRA.
il rapporto esprime con chiarezza i principali fenomeni e fattori che hanno inciso sulla qualità del paesaggio e sulle sue trasformazioni. Trasformazioni del territorio, come l’urbanizzazione diffusa, il consumo e spreco di suolo e i cambiamenti dei paesaggi rurali. Un’opera importante visto che l’Italia è il primo Paese che tutela il paesaggio nella Costituzione e che vuole essere, come ricordato dal Ministro Franceschini, un paese dove “bisogna smettere di sprecare il suolo, che è necessario tutelare ancora di più le nostre coste e che lo Stato e le Regioni insieme devono difendere la bellezza del nostro paesaggio, che è un valore assoluto, non solo culturale ma anche economico, perché la bellezza italiana ha un grande valore nel Mondo”.
Questi, in sintesi, alcuni primi numeri emersi dal rapporto, il consumo di suolo in Italia rallenta ma continua a crescere, 50 chilometri quadrati di nuove coperture artificiali tra novembre 2015 e maggio 2016, in media poco meno di 30 ettari al giorno, più di 3 metri quadrati al secondo. Ad essere assediate sono anche le aree vincolate e le coste, dove trent'anni dopo la Legge Galasso la densità media di edifici ha raggiunto i 512 per Kmq (+28%). Mentre nelle soprintendenze la carenza di personale fa sì che ogni funzionario debba occuparsi in media di 457 provvedimenti all’anno.