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Bandi di gara per l’affidamento del servizio di recupero stragiudiziale dei crediti scaduti e non pagati – AS1391

  • 14 Giu, 2018
Pubblicato in: Ifel Informa
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Con comunicazione del 23 giugno 2017, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nell’esercizio del suo potere di segnalazione di cui all’art.21 della legge n.287 del 1990, ha formulato alcune osservazioni in merito alla presenza di clausole potenzialmente restrittive della concorrenza nei bandi di gara adottati da alcune amministrazioni locali negli anni 2010 – 2016 (cfr. Nota AGCM allegata)

In particolare, i bandi di gara esaminati dall’Autorità prevedono tra i requisiti di ammissione la “iscrizione all’Unirec – unione Nazionale delle imprese di recupero, gestione ed informazione del credito”. Tale requisito, ad avviso dell’Autorità, pone delle criticità di natura concorrenziale, in quanto idoneo a ridurre la possibilità di partecipazione delle imprese non iscritte alla suddetta associazione di diritto privato.

Si ritiene in proposito, anche sulla base di quanto emerso da una ristretta indagine avviata dall’Ifel sulla questione e non ancora conclusa, che i Comuni interessati abbiano considerato l’iscrizione all’Unirec ed al suo codice etico, quale requisito di ammissione alla selezione, nella convinzione che potesse in qualche modo concorrere alla selezione dei concorrenti in grado di garantire maggiori garanzie di affidabilità.

Appare evidente, anche sulla scorta delle osservazioni dell’Autorità, che un requisito del tipo indicato non può costituire elemento discriminante per l’accesso alla selezione, mentre l’adozione di codici di comportamento, quale ad esempio quello promosso dall’associazione Unirec, può rappresentare un elemento positivo nella qualificazione del concorrente ai fini dell’aggiudicazione del servizio.

Si consiglia pertanto a tutti gli enti in occasione dei bandi di gara per l’affidamento del servizio in questione, di accogliere le indicazioni dell’Autorità al fine di consentire “un più ampio confronto competitivo, in particolare, consentendo alle imprese interessate a presentare un’offerta di poter provare la propria idoneità professionale mediante l’iscrizione nel registro tenuto presso le CCIA o nel registro delle commissioni provinciali per l’artigianato o presso i competenti ordini professionali secondo il dettato normativo”.

 

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