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Convegno Anci/Ifel del 9 maggio 2018 sulla Tariffazione puntuale dei rifiuti urbani – un’occasione di riflessione e di ascolto delle esperienze dei Comuni

  • 10 Mag, 2018

Si è svolto il 9 maggio a Roma il Convegno Ifel/Anci sulle “Prospettive di innovazione nella gestione dei rifiuti urbani. Best practice e riflessioni sulla tariffazione puntuale. Agli oltre centocinquanta partecipanti, provenienti da Comuni, aziende e università, IFEL ha offerto un approfondimento sulla tariffazione puntuale dei rifiuti urbani consapevole della necessità che decisori politici e funzionari comunali abbiano a disposizione maggiori strumenti per poter effettuare scelte consapevoli orientate ad una tariffa corrispettiva o ad una Tari tributo comunale.

L’evento, suddiviso in tre parti, è stato aperto dal Sindaco di Melpignano, Ivan Stomeo, delegato Anci ai rifiuti, che ha sottolineato come “i recenti dati sull’aumento della sensibilità dei cittadini rispetto alla raccolta differenziata testimoniano il buon esito dello sforzo profuso da molte amministrazioni comunali nel cambio di paradigma della gestione del servizio dei rifiuti, sempre più teso a garantire misure di sostenibilità dello smaltimento e corrispettività delle prestazioni”. Nel ribadire l’impegno dei Comuni a rendere sempre più efficiente e trasparente per i cittadini il sistema di gestione dei rifiuti, Stomeo ha anche ricordato “l’impegno a dare decisa attuazione all’accordo quadro Anci-Conai in un’ottica – in vista del rinnovo del 2019 – di maggiore centralità e vantaggio per il sistema comunale.”

A seguire, Pierciro Galeone, Direttore della Fondazione IFEL, ha sottolineato l’impegno della Fondazione stessa e dell’Anci nel promuovere questa iniziativa "al fine di mettere in evidenza le best practice italiane in materia di rifiuti urbani e sulla tariffazione puntuale. Tali tematiche sono infatti centrali nelle politiche europee e nell’agenda 2030 dell’Asvis sullo sviluppo sostenibile. L’intenzione è quella di ridurre sensibilmente le discariche ed aumentare le politiche di riciclaggio. Per fare ciò ci vuole un impegno comune verso obiettivi di sistema. La presenza di una normativa stratificata ed eccessiva che lascia tuttavia ampi spazi di incertezza rende il percorso fragile. Da qui la necessità di definire un quadro normativo chiaro ed affidabile”.

Infine, Andrea Ferri, Responsabile Finanza Locale IFEL/Anci, sottolineando i vuoti normativi colmati da una giurisprudenza spesso contrastante, ha rappresentato la debolezza di un sistema permeato da una legislazione disorganica, nella quale tuttavia si sono inserite innovative esperienze di regolamentazione e gestione. “È opportuno ad avviso di IFEL e nell’interesse di tutti i Comuni, far circolare esperienze che consentano di trovare una strada anche alle amministrazioni finora meno attive; esperienze che spesso rimangono nascoste e troppo confinate nelle rispettive realtà territoriali possono rappresentare un modello da replicare per gli altri enti”. Ecco – prosegue Ferri – “in questo Convegno abbiamo cercato di fare proprio questo: mettere in fila esperienze diversificate sia per tipologia che per territorio, ma tutte orientate alla medesima finalità di diminuzione dei rifiuti e delle tariffe, incrementando le percentuali di raccolta differenziata e recupero”. Ed inoltre, IFEL intende porsi come attore importante nel processo di comprensione delle principali quantità in gioco, con riferimento all'attuale sistema di tariffazione, attraverso la rilevazione dei dati sulle delibere tariffarie dei Comuni, e alle principali componenti di costo del servizio rifiuti, anche sulla base dello sviluppo della metodologia dei fabbisogni standard, cui collabora insieme con Sose SpA. "Riteniamo - ha detto Ferri - di poter dare un contributo di qualità all'avvio della ricognizione della situazione del settore intrapresa dalla nuova authority ARERA”. 

Il Presidente della Fondazione IFEL, Guido Castelli, in un’intervista rilasciata disponibile sul canale Twitter della Fondazione, ha messo in evidenza “la grande questione dei rifiuti che domina ormai lo scenario mondiale. Lo scopo dell’IFEL è quello di proporre buone pratiche e di creare le condizioni per cui tutti i Comuni possano avere un riferimento sicuro per avvicinarsi ad un obiettivo largamente condiviso del “chi inquina paga”. E’ un impegno di tutti e non c’è un modello valido in maniera univoca sul territorio nazionale. C’è un lavoro da fare e il legislatore nazionale deve porre le basi di una riforma organica del sistema nel suo complesso per consentire di assolvere agli impegni che gli amministratori hanno assunto. IFEL garantisce la possibilità di aggiornare costantemente i Comuni formare il personale sulle possibilità esistenti e sugli strumenti a disposizione”.

La seconda parte del Convegno è stata dedicata alla presentazione delle best practice e si sono avvicendati nell’ordine i rappresentanti dei Comuni di Isola delle Femmine (PA), di Bassano del Grappa (VI), del Consorzio Chierese per i Servizi (TO), di Albairate (MI), di Montelupo Fiorentino (FI), dell'Unione dei Comuni Modenesi (MO) e di Parma, ciascuno portatore di esperienze valide e diversificate nel contenuto (Tari tributo puntuale o tariffa corrispettiva) e nella forma.

Di seguito gli estratti delle dichiarazioni dell’assessore Tiziana Benassi di Parma, che attua un sistema di Tari tributo puntuale: “Il sistema di tariffazione puntuale funziona e lo dicono i numeri: a Parma nell’arco di 5 anni è stato raggiunto l’80% di raccolta differenziata ed è diminuita quasi del 60% la quota pro capite della frazione di indifferenziato. I risvolti positivi non solo sono in termini di sostenibilità ambientale ed economica, ma anche in termini tariffari. Questo sistema di gestione dei rifiuti è uno strumento, ma anche una opportunità, sia per i cittadini che per la qualità ambientale dei territori”.

Ed infine il Sindaco di Albairate, Giovanni Pioltini, il quale, descrivendo il sistema del Consorzio dei Navigli, ha rappresentato la più “antica “esperienza di tariffazione puntuale di successo. "A livello provinciale nei comuni consorziati si registrano le più alte percentuali di raccolta differenziata, con picchi oltre l’80%. Inoltre, nel dossier “Comuni Ricicloni 2017” di Legambiente, il Consorzio dei Navigli, su scala nazionale, occupa la sesta posizione sugli unici venti che sono riusciti ad entrare nel rispetto di rigidi criteri di selezione nella Classifica dei Consorzi sopra i 100 mila abitanti.  Adesso il Consorzio dei Comuni dei Navigli sta sviluppando altre attività per continuare progressivamente a potenziare il suo sistema di gestione integrata dei rifiuti, per esempio estendendo entro il 2020 la tariffa puntuale a tutti i 20 comuni consorziati o ancora avviando progetti innovativi per debellare la piaga dell’abbandono dei rifiuti".

A conclusione dell'incontro, si sono confrontati esponenti dei principali soggetti istituzionali interessati dal tema del Convegno: la dott.ssa Marcella Pavan, Direttore della Direzione Rifiuti di ARERA, la dott.ssa Claudia Rotunno del Dipartimento delle Finanze del Mef, il dott. Filippo Brandolini, Vice Presidente di Utilitalia; tutti coordinati dal prof. Luigi Lovecchio, giurista e giornalista del Sole 24 ore.

Il prof. Lovecchio non ha mancato di evidenziare come a suo avviso si stia sempre più delineando “un modello di entrata bifronte, cioè un’entrata tributaria per le famiglie ed un’entrata corrispettivo per le utenze non domestiche, richiamando l’attenzione sulle difficoltà giuridiche – rafforzate dalla nota sentenza della Corte costituzionale sulla cd Tia 1 del 2009 – di considerare corrispettiva un’entrata che riguarda un servizio cui non è possibile sottrarsi e caratterizzato da indubbi margini di indivisibilità”. 

La Dott.ssa Rotunno del Ministero dell’Economia e Finanze ha ribadito come la normativa esistente “consenta ai Comuni un’autonoma scelta del modello gestionale di smaltimento di rifiuti e delle tariffe determinando ciò che è meglio in ragione delle loro caratteristiche territoriali”.

Il Dott. Brandolini, Vice Presidente di Utilitalia, nel suo intervento ha innanzitutto auspicato che la presenza della nuova autorità (ARERA) nel settore dei rifiuti “possa contribuire ad arrivare ad una maggiore omogeneità a livello nazione nella materia riducendo i margini di contenzioso”, ha quindi proseguito sottolineando che “il sistema delle imprese sostiene la diffusione di una tariffa corrispettivo che tenga conto della qualità del rifiuto prodotto e della qualità del servizio reso”.

Da ultimo è intervenuta la Dott.ssa Pavan, Direttore della Direzione di riciclo dei Rifiuti urbani assimilati dell’ARERA, la quale, in un quadro estremamente composito di attori istituzionali, ha innanzitutto auspicato una futura collaborazione con l’IFEL, anche con riferimento alla condivisione delle banche dati relative alle tariffe ed ai costi della TARI ed ha quindi annunciato che nelle scorse settimane l’ARERA “ha avviato tre distinti procedimenti di cui uno in materia tariffaria volto alla definizione della regolazione del metodo tariffario, un secondo procedimento relativo alla qualità del servizio ed un terzo per la definizione delle procedure di trattazione delle richieste di informazioni, reclami e segnalazioni che provengono dagli utenti del servizio all’ARERA”.  

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