La scadenza fissata al 30 aprile per la deliberazione dei rendiconti 2015 e delle previsioni 2016 sta creando comprensibili difficoltà presso molti Comuni in relazione alla complessità degli adempimenti dovuti alla nuova contabilità. In diverse sedi il Governo ha però rappresentato la volontà di non procedere ad alcuna proroga.
L'Anci è intervenuta ieri sull'argomento con una lettera al Ministro Alfano, sottolineando l'esigenza di assicurare la flessibilità necessaria per lo svolgimento di un processo deliberativo complesso e delicato. Riportiamo in allegato il comunicato Anci reperibile anche all'indirizzo:
http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=55778.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione, si ricorda che per il 2016 è sospesa la possibilità per i Comuni di prevedere aumenti delle aliquote dei tributi oltre i livelli deliberati per il 2015, ivi compresa l’istituzione di nuovi tributi (ad es. imposta di soggiorno); dal blocco è esclusa la TARI le cui tariffe potranno essere aumentate in coerenza con i costi del servizio riportati dal Piano economico finanziario.
Pertanto, necessariamente entro il 30 aprile 2016, i Comuni dovranno approvare in Consiglio:
1) il mantenimento della eventuale maggiorazione Tasi, entro il limite della misura applicata nel 2015 e solo per le fattispecie diverse da quelle abolite (co. 28 della Legge di stabilità 2016);
2) eventuali riduzioni di aliquote o ampliamento di agevolazioni tributarie. Si ricorda che sono escluse dal blocco le entrate di natura extratributaria, come il Cosap (canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche), ma non il canone di pubblicità, considerata dalla Corte Costituzionale entrata tributaria che quindi soggiace al blocco;
3) le delibere tariffarie TARI, che – nel caso di non disponibilità del Piano finanziario del servizio di gestione rifiuti urbani relativo al 2016 – potranno essere aggiornate successivamente entro il termine del 31 luglio, attualmente previsto per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (art. 193, co.3 TUEL), al fine di ottemperare all’obbligo di integrale copertura dei costi del servizio.
Si coglie inoltre l’occasione per ricordare che sul sito dell’Ifel sono stati recentemente pubblicati i dati relativi al FSC 2016 oltre ad una nota esplicativa delle varie componenti di entrata dei Comuni da utilizzare per la predisposizione del bilancio di previsione (http://www.fondazioneifel.it/in-evidenza/item/3489-risorse-standard-e-calcolo-fsc-2016).
Un successivo riparto di una quota di 75 milioni è previsto di massima entro luglio, sulla base di informazioni più complete sui dati di riscossione Tasi 2015 sull’abitazione principale e dell'aggiornamento delle banche dati del Mef per la ripartizione di contributi minori (concordati, comodati ecc.).