Il Presidente IFEL tira le fila del confronto mattutino della XII Conferenza IFEL sul futuro degli enti locali alla luce delle regole del nuovo patto di stabilità europeo
“Sulla partita in corso nel nuovo patto di stabilità europeo chiediamo con forza di essere preservati avendo un ruolo fondamentale di tenuta per il paese”, queste le conclusioni di Alessandro Canelli, Presidente IFEL della I sessione dei lavori della XII Conferenza IFEL sulla finanza locale.
“I Comuni – ha ricordato il Sindaco di Novara - hanno già assicurato un rilevante contributo al risanamento della finanza pubblica, contributo sproporzionato rispetto al peso del comparto sulla finanza pubblica nel suo insieme (7,4% della spesa) e sul debito della PA (1,3%): nel complesso 14 mld. di euro, di cui di tagli alle risorse per 8 mld di euro e 6 mld. di accantonamenti annuali al Fondo crediti di dubbia esigibilità”.
“La fuoriuscita, poi - ha proseguito Canelli - dal PNRR di oltre 10 mld. di euro, già assegnati ai Comuni e in gran parte già oggetto di attività di progetto, non può che destare grande preoccupazione. Una buona parte della riuscita del PNRR si basa sulla fiducia tra i diversi livelli istituzionali e sulla snellezza delle procedure. È quindi urgente: la formalizzazione delle fonti di finanziamento alternative delle misure in tutto o in parte non più PNRR, e penso alle piccole e medie opere, alla rigenerazione urbana, Piani urbani integrati oltre a mantenere gli stessi regimi giuridici e procedurali propri degli interventi PNRR applicabili, assicurando tutte le semplificazioni attualmente in vigore. Inoltre è fondamentale anche assicurare meccanismi contabili e di erogazione dei contributi analoghi a quelli (faticosamente) attivati, anche alla luce delle programmazioni pluriennali che gli enti hanno potuto fare sulle misure PNRR”.
“Infine, sul fronte della riscossione – ha concluso il Responsabile della Finanza locale dell’Anci – sono necessari dei passaggi riformatori indispensabili, penso ad accertamenti attraverso l’incrocio di banche dati condivise, penso a processi di semplificazione amministrativa, anche attraverso maggiore collaborazione tra livelli istituzionali e agenzie, o al miglioramento dei sistemi di pagamento on line per i cittadini affinché pagando tutti le tasse se ne paghino meno”.
Da parte di IFEL c’è grande lavoro e capacità di porre proposte e iniziative che vengono tramutate in atti significativi che consentono di migliorare i testi e la discussione parlamentare – così invece Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI in apertura della II sessione dei lavori pomeridiani - Quest'anno la conferenza si colloca in un momento delicato, sia a livello internazionale, che nazionale col periodo denso di insidie per la tenuta dei conti pubblici anche alla luce dei patti di stabilità europei.
I comuni ha dato un contributo sproporzionato rispetto al resto del comparto della pubblica amministrazione. Nel complesso hanno dato tanto anche in termini di investimenti pubblici e rilancio della ripresa economica del Paese anche al di là delle risorse legate al Pnrr. Il grande rilancio conferma quanto sia oramai attuale la legge sull’autonomia in cui grande spazio sarà riservato ai comuni protagonisti. Difatti, l’attuazione della delega fiscale costituisce una prospettiva più dinamica e riformatrice della forte cooperazione tra Stato e comuni. Giochiamoci questa partita che sarà il futuro dei territori”.
Per quanto riguarda i tributi degli enti territoriali, sottolinea infine, Maurizio Leo, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, la delega è strutturata in parti, una prima parte che riguarda i principi nel cui ambito sono racchiuse tutta una serie di previsioni che attengono nello specifico alla fiscalià degli enti territoriali. In questa parte abbiamo messo in evidenza che tutti i provvedimenti saranno adottati devono essere coerenti e realizzati d'intesa con la Conferenza Unificata. Guarda il video dell'intervento.
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