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IMU abitazione principale - Sentenza della Corte Costituzionale n. 209 del 2022 - Effetti per i Comuni

  • 23 Dic, 2022
Pubblicato in: Ifel Informa
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Con la sentenza n. 209 del 2022, la Corte Costituzionale ha riscritto la disciplina dell’IMU per l’abitazione principale. Dopo aver rilevato il contrasto della disciplina vigente con gli art. 3, 31 e 53 della Costituzione, la Corte ha proceduto a dichiarare l’illegittimità di tutte le norme che disciplinano l’applicazione dell’IMU all’abitazione principale e a “riscriverla” in maniera costituzionalmente orientata. In particolare, per la Corte Costituzionale il riferimento al nucleo familiare non può essere considerato rilevante ai fini della disciplina dell’IMU per l’abitazione principale in quanto determina evidenti contrasti con i principi costituzionali.

Viene così risollevato il problema, già sorto in vigenza della normativa ICI, di che cosa si intenda per “dimora abituale”, di come sia possibile dimostrarla o di come sia possibile dimostrare il contrario, cioè l’utilizzo dell’immobile come “seconda casa” e non come abitazione principale. Al riguardo, la Corte fornisce ai Comuni alcuni spunti utili per riscontrare l’effettivo utilizzo dell’abitazione come “dimora abituale”, che saranno meglio precisati nella presente NOTA, al fine di fornire possibili soluzioni di orientamento nei rapporti tra Comuni e contribuenti, con particolare riguardo sia alla gestione delle eventuali richieste di rimborso a valere sull’imposta assolta in autoliquidazione, nonché a seguito di ravvedimento operoso, e sia al caso degli avvisi di accertamento (divenuti definitivi o meno) e delle liti giudiziarie pendenti.

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