L’approvazione dei nuovi regolamenti in materia di canone unico patrimoniale può costituire l’occasione per richiamare gestori e inserzionisti pubblicitari al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, che mira a garantire l’adozione di modelli di comunicazione commerciale corretti, con particolare attenzione alla rappresentazione dei generi ed evitando di veicolare immagini lesive della dignità della donna e della sensibilità dei minori.
In questa prospettiva, l’ANCI e l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria – IAP – hanno da poco rinnovato per la terza volta il Protocollo d’intesa, siglato nel marzo 2014, volto a consolidare modelli di comunicazione ispirati al rispetto della dignità della donna e del principio di pari opportunità.
Il Protocollo, in sintesi, individua nell’integrazione dei Regolamenti di pubblicità locale e dei Regolamenti per l’occupazione di spazi pubblici la modalità principale per l’inserimento di clausole che prevedano l’accettazione, da parte dei gestori degli impianti pubblicitari, delle norme del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.
In alternativa alla modifica diretta dei Regolamenti, il Comune può percorrere altre modalità di recepimento della finalità del rispetto del codice di autodisciplina quali la stipula di un protocollo di intesa tra il Comune interessato e lo IAP, volto a fungere da passaggio preliminare alla modifica del regolamento, oppure la stipula di un protocollo di intesa tra il Comune stesso e le imprese affissioniste operanti nel territorio di riferimento (in allegato alcuni esempi di attuazione del protocollo).
Ad oggi i Comuni che hanno dato attuazione al Protocollo ANCI-IAP sono: Roma, Palermo, Catania, Torino, Bologna, Firenze, Modena, Ragusa, Savona, Pesaro, Ravenna, Siena, Fano, Cinisello Balsamo, Legnano, Arcore.