“La pubblicazione fornisce agli operatori del settore uno strumento che riteniamo adatto alle competenze e al modus operandi dei Comuni, integrando e portando a compimento il lavoro di informazione e supporto che abbiamo condotto in tutto il 2020 sui temi della Regolazione del servizio rifiuti urbani”. Questo il commento di Pierciro Galeone, Direttore di IFEL durante la presentazione della pubblicazione della Fondazione scaricabile dalla sezione documenti e pubblicazioni del sito (SCARICA IL VOLUME).
“In particolare, il lavoro della Fondazione ha riguardato – ha spiegato il Direttore – lo studio dei costi efficienti del servizio con note di approfondimento e commento sui principali provvedimenti emanati dall’ARERA, 15 webinar formativi, un modello di simulazione per l’implementazione del nuovo metodo tariffario rifiuti (MTR) nei Piani economico finanziari. L’impegno che abbiamo messo in campo negli ultimi due anni nasce dalla consapevolezza che l’intero sistema di gestione dei rifiuti è davvero all’alba di una stagione di cambiamenti, sia per l’intervento regolatorio di ARERA (il cui che percorso peraltro è solo all’inizio) che per il recepimento delle modifiche alle direttive comunitarie in materia di rifiuti apportate dal “pacchetto” economia circolare, attese già dallo scorso anno”.
Il volume IFEL, curato da esperti di livello nazionale in servizio rifiuti, rappresenta un lavoro unico nel suo genere trovando un punto di equilibrio tra esigenze di sintesi e completezza della trattazione e fornendo agli operatori del settore uno strumento adatto alle competenze e al modus operandi dei Comuni.
“Riteniamo che la regolazione stia entrando a far parte delle modalità dell’azione pubblica nel fondamentale settore della gestione dei rifiuti e che vada presa per il verso giusto, considerata come una sorta di “mezzo di locomozione” che ci deve condurre agli obiettivi sopra elencati” – ha spiegato Andrea Ferri Responsabile Finanza Locale ANCI/IFEL –“Va meglio compreso come funzionano i comandi di questo nuovo mezzo, in un quadro composito che tuttavia assicura ai Comuni il compito di governare il processo regolatorio su base locale, di definire obiettivi e tempi delle attività dei gestori del servizio rifiuti supervisionando il lavoro dei tecnici (interni o esterni all’Ente), affinché le attività inerenti al PEF e le interlocuzioni con i gestori siano coerenti sia con gli obiettivi della regolazione che con quelli indicati dall’Ente. Continuiamo a ritenere che il ruolo politico dei Comuni nel processo di cambiamento del servizio anche nell’attuale quadro regolatorio sia centrale ed ineliminabile, proprio per le sue forti implicazioni con la partecipazione attiva dei cittadini e per la naturale diffusione territoriale dello svolgimento del servizio, che ne ha determinato la storica collocazione tra le funzioni “fondamentali” dei Comuni”. Ed inoltre – prosegue Ferri – “La strada da percorrere è ancora lunga ed è auspicabile che sia affrontata senza strappi dirigistici, accentuando le azioni di disseminazione, informazione e formazione in grado di permettere una progressiva convergenza sui principi e sui risultati, assicurando al contempo la più ampia autonomia operativa e rifuggendo da velleità di uniformazione “per norma”, impraticabili e controproducenti”.
“Ci auguriamo – prosegue Ferri - inoltre che nei prossimi passi dell’Autorità trovino il ruolo centrale che meritano i temi industriali di sistema che costituiscono una delle determinanti essenziali del diseguale livello di efficienza e di efficacia della gestione del servizio rifiuti nei diversi territori, a cominciare dalla dotazione impiantistica che potrebbe essere un punto cruciale anche ai fini dell’utilizzo dei fondi europei, in coerenza con gli obiettivi dell’economia circolare europei e nazionali, nonché il chiave di affermazione della green economy nei sistemi di trattamento dei rifiuti”.
Scarica la pubblicazione: "La nuova Regolazione sui rifiuti urbani - Guida alla predisposizione del PEF secondo il metodo tariffario ARERA".