Appare utile tornare brevemente sulle problematiche relative alla scadenza del termine, attualmente fissato al 15 settembre 2020, per l’avvio dei lavori finanziati con il contributo “500 milioni” (commi da 29 a 37, della L. 160/2019), il cui mancato rispetto comporta la revoca dell’intero contributo già assegnato per il 2020 con decreto del Ministero dell’interno 14 gennaio 2020.
Occorre anzitutto ricordare che, nella seduta della Conferenza Stato-Città ed autonomie locali del 10 settembre u.s. (https://www.fondazioneifel.it/ifelinforma-news/item/10322-anci-impegno-governo-su-slittamento-a-fine-ottobre-per-avvio-lavori-finanziati-da-fondo-500-ml) il Governo ha preso formale impegno a prorogare, con il primo provvedimento utile, fino al 31 ottobre 2020.
Molti enti stanno invece ricevendo, ancora in queste ore, da parte del Ministero dell’interno, formali sollecitazioni ad adempiere nei tempi oggi previsti dalla norma vigente.
Per quanto di nostra conoscenza, al momento l’invio di tali solleciti sembrerebbe essere stato interrotto. Per quanto ineccepibili sul piano formale e, con tutta evidenza, emessi in una fase antecedente agli sviluppi sopra richiamati, le sollecitazioni in questione hanno contribuito ad aumentare l'incertezza sul comportamento da adottare in queste ore, in particolare da parte degli enti in fase di avanzata realizzazione delle procedure di affidamento/avvio dei lavori, che ben potrebbero invece rispettare il termine nel caso di un eventuale posticipo anche breve del termine.
Peraltro, i tempi tecnici di analisi e verifica delle condizioni ostative alla concessione del contributo permettono anche al Ministero dell'Interno di tener conto di modifiche normative in via di formazione senza determinare conseguenze di più difficile gestione.
L’impegno formalmente assunto dal Governo dovrebbe, infatti, trovare spazio in fase di conversione del “decreto agosto”, che inevitabilmente arriverà a scadenza del termine ormai avvenuta. Pertanto, nel caso risulti impossibile il rispetto del termine del 15 settembre, appare opportuno che gli enti agiscano con precauzione - pur nella ormai ragionevole prospettiva di formalizzazione della proroga - proseguendo le attività propedeutiche alla realizzazione degli investimenti e valutando l'opportunità di procedere alla formalizzazione degli atti di affidamento/avvio lavori nelle settimane immediatamente successive al 15 settembre, alla luce degli sviluppi dell'esame parlamentare del dl agosto attesi dopo la pausa dei lavori dovuta alle elezioni del 20-21 settembre.
Si coglie infine l’occasione per ricordare che il 15 settembre 2020 scade anche il termine per l’avvio dei lavori finanziati con contributi destinati ai Comuni fino a 1.000 ab., relativi al 2020 (art. 30, co 14-ter, dl 34/2019), già prorogati dal 15 maggio al 15 settembre dal dl 34/2020.
Sebbene non sia stato oggetto di esplicito impegno in Conferenza Stato-città, anche su questo punto l’ANCI auspica un analogo intervento di rinvio.