ANCI, UPI ed ABI hanno stipulato un Accordo quadro contenente le linee guida in base alle quali le banche potranno procedere alla sospensione della quota capitale delle rate in scadenza nel 2020 dei mutui erogati in favore degli enti locali, sulla scorta di quanto già avvenuto con la sospensione della quota capitale dei c.d. “mutui Mef” (dl Cura Italia) e con l'operazione di rinegoziazione dei mutui recentemente approvata da Cdp. L’iniziativa va quindi a completare il set di misure su cui ANCI ha alacremente lavorato in queste settimane al fine di ridurre gli oneri da rimborso prestiti nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
L’Accordo prevede un meccanismo di adesione su base volontaria da parte delle banche. Le banche aderenti potranno in ogni caso scegliere di adottare le linee guida indicate nell’Accordo, sospendendo pertanto la quota capitale delle rate in scadenza nel 2020 e allungando contestualmente di un anno il periodo di ammortamento attualmente vigente, o individuare misure diverse purché equivalenti, o migliorative, in termini di impatto finanziario. Gli enti dovranno presentare la richiesta alle banche aderenti entro il 15 maggio, le quali si impegnano a fornire risposta entro i successivi 30 giorni. Sul sito dell’Associazione bancaria sarà possibile consultare l’elenco costantemente aggiornato delle banche aderenti.
Stime preliminari indicano che l’impatto potenziale sul 2020 ammonta a circa 500 milioni di euro concentrati su circa 1800 comuni interessati dall’iniziativa. E’ auspicabile, come peraltro già mostrano alcuni primi riscontri, che la proposta sia ampiamente accolta dalle banche così da fornire un ulteriore sostegno finanziario agli enti locali a fronte dei prevedibili squilibri nei bilanci connessi all’emergenza epidemiologica.