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Mutui enti locali – Decaro (Anci) e de Pascale (Upi): “Da Cdp iniziativa senza precedenti”

  • 02 Apr, 2020

La cassa depositi e prestiti ha deliberato una nuova e importante operazione di rinegoziazione dei mutui per fornire sostegno agli enti locali nella gestione della crisi epidemiologica in corso. L’operazione prevede la possibilità di rinegoziare i prestiti con capitale residuo non inferiore a 10.000, anche quelli con scadenza ravvicinata, nonché i mutui degli enti in predissesto e quelli degli enti in dissesto qualora abbiano approvato il bilancio stabilmente riequilibrato. Per la rata di giugno, posticipata al 31 luglio, viene sospeso il pagamento della quota capitale e gli interessi saranno calcolati sulla base del piano di ammortamento vigente. La quota capitale della rata di dicembre sarà corrisposta nella misura dello 0,25% del debito residuo 2020, e gli interessi saranno calcolati sulla base del piano post rinegoziazione, la cui scadenza minima è prevista per il 2043. I pagamenti riprenderanno a giugno 2021, comprensivi della quota capitale ordinaria post rinegoziazione.

E’ auspicabile un supplemento di attenzione da parte di Cdp alle esigenze di semplificazione procedurale che tenga conto di una capacità operativa e gestionale delle amministrazioni inevitabilmente compromessa. Tempistiche più ampie di quelle tradizionalmente in uso e procedure semplificate per la fase di presentazione delle domande possono contribuire ad assicurare il pieno successo dell’operazione.

“Per andare incontro alle esigenze dei Comuni e delle Province, in questo momento sottoposti, come qualsiasi azienda del Paese, a una difficoltà finanziaria senza precedenti, Cassa depositi e prestiti, su richiesta di Anci e Upi, una richiesta sostenuta dal governo, ha assunto una decisione anch’essa senza precedenti: una rinegoziazione dei mutui di tutti gli enti territoriali che si tradurrà nel far pagare alle prossime due scadenze del 30 giugno e del 31 dicembre solo la quota di interessi. Un’operazione che porterà a un doppio beneficio. Uno, immediato, di disponibilità finanziaria (senza vincoli di destinazione, in base alle norme vigenti): per il 2020, 1,1miliardi in più, a tanto, infatti, ammonta la riduzione della quota capitale dei Comuni, Province e Città metropolitane. L’altro di prospettiva: la riduzione delle rate future, per l’allungamento della durata di molti dei mutui esistenti.
Lo dichiarano i presidenti dell’associazione dei Comuni, Antonio Decaro e dell’Unione delle Province, Michele de Pascale. “Già con la manovra del 2020 si era preso atto, finalmente, dell’esigenza di un intervento strutturale di alleggerimento del debito degli enti locali – continuano Decaro e de Pascale -. L’emergenza sanitaria, pur avendo inevitabilmente messo in stand by l’attuazione di quella ristrutturazione del debito tanto invocata dai Comuni, ha reso quanto mai urgente l’individuazione delle forme più rapide possibile di alleggerimento degli oneri per gli enti locali. È in gioco l’equilibrio di bilancio di tutti i Comuni che, appunto proprio come qualsiasi azienda, sono costretti ad affrontare un imprevisto stop che comporta inevitabilmente una forte riduzione delle entrate, ma nello stesso tempo devono continuare a fornire servizi ai cittadini, servizi anche maggior in questo momento di difficoltà per le nostre comunità”.
L’operazione di Cassa depositi e prestiti rappresenta dunque un inedito. “Una iniziativa spontanea e senza costi per lo Stato – osservano Decaro e de Pascale – mai assunta prima in forma così ampia e generalizzata. E’ un contributo importante, al quale devono affiancarsi necessariamente altri strumenti. Ci aspettiamo adesso che il governo accolga le nostre proposte e ci dia nel più breve tempo possibile tutte le risorse indispensabili per sostituire le tasse che non possiamo chiedere ai cittadini. Altrimenti in breve tempo salta tutto. E se salta il bilancio dei Comuni si fermano i servizi – dal trasporto pubblico alla pulizia delle strade alla raccolta dei rifiuti – che tengono in piedi le nostre comunità, anche in un momento così drammatico”.

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