C'è molta attenzione allo sviluppo urbano nei programmi operativi regionali delle cinque Regioni italiane meno sviluppate. In Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Puglia, il peso finanziario degli assi dedicati a questo tema o delle azioni integrate urbane va (con l'eccezione della Puglia) dal 6 al 17% del totale. Ben oltre la soglia minima del 5% del Fesr che i regolamenti comunitari riservano allo sviluppo urbano sostenibile nel ciclo di programmazione 2014-2020. Il dato emerge da un'analisi dell'Area Mezzogiorno e Politiche di coesione dell'Anci sui programmi di investimenti delle cinque regioni, cui peraltro spetta il 70% circa dei Fondi strutturali complessivamente destinati all'Italia. C'è da dire che l'analisi è stata condotta sulle bozze disponibili di POR e che le grandezze potrebbero essere modificate all'esito del negoziato con la Commissione Ue.
La più sensibile allo sviluppo urbano pare la Campania, il cui asse vale 703.416.339,00 euro (il 17,09% del totale del Programma), con un cofinanziamento nazionale di 175.854.085,00 euro. La strategia regionale si attuerà attraverso l'evoluzione dei Programmi Integrati Urbani del ciclo 2007-2013, lungo due direttrici: il potenziamento delle funzioni delle Città Medie rispetto alle aree peri-urbane che le circondano; ed il rafforzamento dell'Area Metropolitana di Napoli, centro nevralgico di offerta di servizi, anche attraverso il completamento dei Grandi Progetti 2007-2013.
Il Programma Operativo Plurifondo (FESR e FSE) della Calabria destina circa il 10% dei programmi all'attuazione delle azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile, nell'Asse 12 "Città intelligente e sostenibile". Interessati i principali sistemi urbani: l'Area Urbana Cosenza-Rende, Catanzaro, Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia, l'Area Urbana Corigliano-Rossano, la "Città-Porto" di Gioia Tauro (Gioia Tauro, Rosarno e S.Ferdinando); ma anche la Città metropolitana di Reggio Calabria, destinataria anche degli interventi previsti nel Pon Metro.
Si concentra, invece, sulla valorizzazione delle tipicità economico-produttive delle due Città lucane, lo sviluppo urbano sostenibile della Basilicata, che investirà 41.301.566 euro (10% del valore totale del Por). Per Matera, attrattore turistico-culturale di rilevanza internazionale, e Potenza, polo di servizi pubblici e privati, sono delineati due Piani di sviluppo integrato, da realizzarsi anche con il nuovo strumento degli "Investimenti Territoriali Integrati" (Iti).
Anche la Sicilia ha deciso di puntare sugli ITI urbani nell'ambito del Por Fesr per la realizzazione degli interventi integrati strategici nelle aree urbane regionali. Coinvolte le tre Città metropolitane (Catania, Palermo e Messina), già destinatarie degli interventi previsti dal PON Metro, in stretta sinergia con questi ultimi. L'investimento previsto ammonta a 248.941.593,88 di euro di risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il 7,28% del valore totale del Programma operativo regionale.
Un po' fuori dal coro appare la Puglia, che dedica allo Sviluppo urbano sostenibile l'Asse 12, ma prevedendo risorse finanziarie pari solo al 2,3 % del totale FESR destinato al Programma Operativo Regionale (l'asse vale 130.000.000 di euro). La scelta va probabilmente ricondotta all'intenzione dichiarata della Regione di finanziare solo pochi progetti pilota e prototipi di interventi innovativi, intestati ad Autorità urbane con esperienza nella realizzazione di interventi integrati di pianificazione/gestione del territorio.
di Giuseppe Pellicanò