In risposta alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico mondiale causate dall'invasione russa dell'Ucraina, la Commissione europea ha presentato il piano REPowerEU.
Il Repower UE si basa su quattro pilastri fondamentali al fine di riuscire a contrastare la crisi energetica, ovvero:
- il risparmio di energia;
- la diversificazione dell’approvvigionamento;
- la sostituzione dei combustibili fossili con le fonti rinnovabili;
- la combinazione di investimenti e riforme in modo strategico e mirato.
Per riuscire a raggiungere i 4 punti focus del REPowerEU, si è stimato un investimento di circa 300 miliardi di euro da attuare nei prossimi 5 anni.
La gran parte delle risorse derivano dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che attribuisce al Repower EU 225 miliardi di euro mediante dei prestiti e 20 miliardi tramite le sovvenzioni.
Gli Stati Membri dell’Unione Europea sono autorizzati a inserire un capitolo dedicato al Repower EU nei loro PNRR, così da indirizzare gli investimenti in tale direzione e attuare le riforme necessarie.
Tra le altre fonti di finanziamento di REPowerEU figurano:
- i finanziamenti della Politica di coesione (fondi SIE) che nel settennato 2021-27 ha programmato la transizione verde e la decarbonizzazione, disponendo di 100 miliardi di euro per finanziare le energie sostenibili e rinnovabili;
- il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) che stima circa 8 miliardi; il meccanismo per collegare l'Europa;
- il Fondo per l'innovazione; i finanziamenti nazionali e dell'UE a sostegno degli obiettivi REPowerEU; misure fiscali nazionali; investimenti privati e quelli della Banca europea per gli investimenti.
Il 13 e 14 febbraio scorso i deputati europei, hanno discusso e votato in via definitiva un accordo raggiunto con il Consiglio lo scorso dicembre, secondo cui i Paesi UE che chiederanno di ricevere fondi supplementari attraverso un piano di ripresa e resilienza (PNRR) modificato, saranno obbligati a includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, come previsto dal REPowerEU.
Durante i negoziati, i deputati hanno ottenuto che le nuove misure sostengano le famiglie vulnerabili, le PMI e le microimprese. Inoltre, hanno convinto i Paesi UE a destinare almeno il 30% della loro spesa nell'ambito di REPowerEU a progetti che si focalizzano sulle carenze esistenti nella trasmissione, distribuzione e stoccaggio dell'energia, e sull’aumento degli scambi transfrontalieri.
In Italia il Governo per rispondere alle richieste della Commissione e per gestire meglio il PNRR e la sua programmazione a quella dei fondi di coesione efficientandone l’utilizzo e la spesa, ha deciso di riallineare la programmazione di coesione, il PNRR, e il Repower EU.
Tutta la nuova strategia sarà pronta entro il 30 aprile, quando andranno consegnati a Bruxelles i piani Repower EU e la revisione del PNRR.