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Lo Stato «dimentica » i rimborsi- Sole 24ore

  • 09 Feb, 2016
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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L'Imu esiste da cinque anni, ma le regole per restituire la quota statale pagata in eccesso per errori dei contribuenti non sono ancora arrivate in Gazzetta Ufficiale, con la conseguenza chei rimborsi sono fermi.

Ad oggi, quindi, chi ha sbagliatoi conti può ottenere solo gli indennizzi da parte dei Comuni, che devono provvedere entro 180 giorni per non veder crescere gli interessi. Per questa ragione il Garante del contribuente dell'Emilia Romagna, con la risoluzione 2332/2016, ha bacchettato l'amministrazione finanziaria chiedendole di rispettare lo Statuto. Il regolamento, anche se con qualche anno di ritardo,è arrivato alla Conferenza Stato ­Città  del 18 giugno scorso, che l'ha approvato, ma in Gazzetta nonè ancora comparsa: la bozza, tra l'altro, prevede l'applicazione del tasso d'interesse legale, mentre la legge (articolo 1, comma 165 della legge 296/2006) imporrebbe lo stesso tasso sia agli importi accertati siaa quelli rimborsati. Se il Mef continuerà a essere inadempiente, ci sono due strade peri contribuenti. Se il Comune non ha ancora formalizzato il diritto al rimborso della quota statale, si può ricorrere in Commissione tributaria dopo 90 giorni dall'istanza di rimborso (il termine per proporre ricorsoè di 10 anni). Se invece il Comune ha già  emesso il provvedimento,è possibile citare lo Stato in giudizio davanti al tribunale ordinario, perchè© la controversia non riguarda piùi tributi ma un indebito oggettivo di diritto comune ex articolo 2033 del Codice civile (Cassazione, Sezioni unite, 20077/2010).

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