A sancire questa mezza marcia indietro rispetto al testo della manovra uscito dal Senato è uno degli ultimi emendamenti alla "stabilità " approvati dalla commissione Bilancio della Camera. Con il quale questo "sconto" viene però esteso anchea chi oltre all'immobile concesso in comodato possiede nello stesso Comune un'altra casa adibita a propria abitazione principale (non di lusso). Dalla raffica di ritocchi che hanno ottenuto l'ok nell'ultima lunga maratona della "Bilancio" emergono anche i correttivi sul mantenimento del tetto di mille euro per i pagamenti in contanti (con strumenti telematici) delle prestazioni della Pa, pensioni in primis (come chiesto dal presidente dell'Inps, Tito Boeri). E l'estensione della deducibilità del costo del lavoro dall'imponibile Irap, nel limite del 70%, per ogni lavoratore stagionale impiegato per almeno 120 giorni a partire dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro nell'arco di due dalla cessazione primo "rapporto". Il testo della manovra approderà oggi pomeriggio in Aula alla Camera. Il Governo ricorrerà alla fiducia, che dovrebbe essere posta tra questa serae domani, su un maxiemendamento che ricalcherà il testo approvato dalla Commissione. Il via libera al provvedimento nel suo complesso dovrebbe arrivare entro domenica. Ma dopo lunga e caotica maratona in commis sione Bilancio anche ieri non sono mancate tensioni sempre sulla questione dei micro ritocchie delle norme mancia approvate. La base di partenza per la copertura dei nuovi correttivi erano i 150 milioni da assorbire dal Fispe (Fondo per la politica economica). Un tetto messo a repentaglio dalla corsa dei deputati ai micro ritocchi. Per questo motivo nella giornata di ierii tecnici del Governo, in primis quelli del Mef, hanno rifatto più volte i conti per verificare il rispetto delle risorse disponibili per le coperture. E a un certo puntoè stata ventilata anche l'ipotesi di un nuovo passaggio in commissione Bilancio del testo, considerato di fatto obbligato dall'opposizione e in particolare da Renato Brunetta (Fi). Sul fronte del lavoro arriva anche una modificaa uno dei decreti attuativi del Jobs act (148 del 2015) in tema di contratti di solidarietà espansivi (cioè contratti aziendali che prevedono una riduzione stabile dell'orario di lavoro, con riduzione della retribuzionee la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale). La norma attuale consente anche riduzioni di orario (una sorta di part time) di personale a non più di 24 mesi di distanza dalla pensione di vecchiaia, percependo la pensione. L'emendamento approvato dalla "Bilancio" allarga la possibilità di pre pensionare, anche se si hanno più di due anni di distanza dalla pensione. Anche sul Mezzogiorno sono arrivati nuovi ritocchi in extremis con l'introduzione in favore delle Pmi del Sud di una riserva fissa del 20% su tutti gli incentivi statali alimentati ad esempio dal Fondo di garanzia delle piccole e medie impreseo dalla Nuova Sabatini. Novità anche per gli automobilisti: con l'autovelox potranno essere accertate anche le violazioni dell'omessa revisione dei veicolie dell'assicurazione Rc auto. Arrivano poi uno sconto Iva, sotto forma di "eco detrazione" Irpef, per chi acquista una casa di classe energetica A o B dal costruttore e nuovi fondi per la tutela dei beni culturali (una quota fissa pari a 30 milioni l'anno dal 2016 al 2019 delle risorse riservatea interventi infrastrutturali). Alla promozione culturale andrà anche il 10% dei compensi incassati dalla Siae. Arrivano anche nuove assunzioni al ministero dell'Ambiente, la proroga finoa maggio 2016 per giudici di pace e giudici onorari e la possibilità per gli avvocati di compensarei crediti nei confronti dello Stato per spese di giustizia coni debiti fiscali. Proroga anche per la convenzione Radio Radicale. Previsto lo stop per tutto il 2016 di acquisti di auto blu da parte della Pae l'obbligo per ogni amministrazione di pagare autonomamente eventuali multe Ue per infrazioni. Nasce anche un fondo per sostenere, con "anticipi statali", il coniuge in stato di bisogno che non abbia ricevuto l'assegno di mantenimento dall'ex.