E i mancati introiti per i Comuni? E tutte le polemiche su chi sarà  a beneficiare di questo taglio? Ieri le parole del premier sono passate senza clamore, complice il fatto che la discussione innescata a inizio autunno si è ormai chiusa con più argomenti a favore di chi difende questa manovra che non di chi l'ha criticata. Per non parlare, dettaglio tutt'altro che secondario, del via libera nel frattempo dato all'operazione dall'Anci, cioè l'associazione che rappresenta i Comuni italiani. Il motivo? Intanto, circa il mancato incasso di circa 3,6 miliardi di euro derivanti dall'Imu delle prime case, il governo compenserà  gli enti locali con un pari importo in termini di trasferimenti. Un'operazione che tra l'altro verrà  affiancata da un'al lentamento del patto di stabilità  per i Comuni, e cioè una manovra che porterà  investimenti per 3,5 miliardi di euro da parte degli enti pubblici. Ma dove e come troverà  le risorse il governo? Prima di tutto: per evitare contrasti con l'Unione europea (già  al primo annuncio, un paio di mesi fa, l'Ue aveva avuto da ridire sull'ope razione) la cancellazione della tassa sulla prima casa sarà  ï¬nanziato col taglio della spesa pubblica. Ma poi forse non è un caso che proprio nel post di ieri in cui ha fatto riferimen to al taglio dell'Imu e della Tasi Renzi abbia fornito altri dati: primo tra tutti quello relativo alla lotta all'evasione e quello speciï¬co sulla voluntary disclosure. Un cifra, quella che dall'estero entra nelle casse dello Stato, supera la soglia dei 4 miliardi di euro. Non basta dire che quasi l'80% delle famiglie italiane ha una casa di proprietà  e il taglio della tassa può avere un effetto beneï¬co sul rilancio dei consumi? Resta il nodo, come è stato detto da più parti al primo annuncio del taglio, che saranno i più ricchi a beneï¬ciare da questa operazione? Anche quest'argomento è stato smontato in questi due mesi e mezzo. In base a un'indagine fatta dalla Banca d'Italia il reddito medio di chi ha soltanto una casa si aggira intorno ai 30 mila euro, mentre quel lo di chi ha due o più case si aggira intorno ai 50 mila. Inoltre la ricchezza liquida dei primi è di circa 44 mila euro, dei secondi di 127 mila. La Tasi viene abolita solo ai primi, quindi ai meno ricchi. Il taglio aiuta maggior mente le fasce di reddito medio che non quelle di reddito alto guardando anche ad altri dati: dai bilanci consuntivi 2014, previsioni 2015 emerge che il 47% dei contribuenti Tasi per l'abitazione principale sono concentrati nella classe di reddito compresa tra 10 e 28 mila euro.