èquesta la sostanza del messaggio inviato pochi giorni fa ai dipendenti dall'amministratore delegato di Equitalia Ernesto Maria Ruffini. « Siamo nati da 38 strutture societarie e rami di società - scrive Ruffini - e progressivamente siamo confluiti in un gruppo di sole cinque realtà aziendali e, soprattutto, abbiamo cominciato a costruire una nostra comune identità . Oggi ci prepariamo a scrivere insieme un altro importante capitolo del gruppo che vivrà un nuovo riassetto societarioe avrà ancora lo stesso orizzonte: migliorare come azienda, migliorare come lavoratori, migliorare come servitori del nostro Paese ». Il passo cui si accinge Equitalia è la fusione degli attuali tre agenti della riscossione in un unico soggetto, da luglio 2016 (la delibera è stata approvata dal cda l'11 novembre scorso). In pratica, sarà creata una newco che incorporerà Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud, le tre strutture in cui nel 2011 erano state concentrate le società private fino a quel momento operanti nel settore. Avrà luogo inoltre un riassetto di Equitalia holding, in cui confluiscono le partecipazioni di controllo di agenzia delle Entrate (51%) e Inps (49%), la quale continuerà a svolgere funzioni di indirizzo e coordinamento anche di Equitalia Giustizia, la società specializzata nella gestione del Fug (Fondo unico giustizia) e nel recupero dei crediti di giustizia. «Tutto ciò consentirà aggiunge l'ad di Equitalia una notevole semplificazione degli adempimenti societari e amministrativi, liberando risorse da dedicare all'attività tipica di riscossione,e permetterà di uniformare strutture, ruoli e responsabilità , creando la base di ulteriori miglioramenti, fondamentali per ottenere economie di scala e quindi una maggiore efficienza e contenimento dei costi. Nel contempo sarà anche la base per una più uniforme valutazione dei risultati conseguiti ». Equitalia ha chiuso il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 con 14,5 milioni di utile (oltre cinque volte i 2,7 milioni del 2013) a fronte di una riscossione di oltre 7,4 miliardi (+3,9% sul 2013). Domani, i rappresentanti sindacali dei circa 8mila dipendenti del gruppo incontreranno l'ad Ruffini per ottenere rassicurazioni sull'impatto della riorganizzazione.