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IMU- Terreni Agricoli Montani e altri temi urgenti sulla finanza comunale - Audizione Anci

  • 10 Feb, 2015
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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‘’Rivedere la stima del maggior gettito derivante per i Comuni dalla nuova imponibilita’ Imu dei terreni agricoli montani che, anche alla luce dei gettiti sino ad oggi acquisiti, presenta evidenti incongruenze; ridefinire i criteri di esenzione e le modalita’ di ripartizione del taglio sul fondo di solidarieta’ comunale; promuovere una revisione organica dell’imponibilita’ dei terreni montani, attraverso un percorso di ampia concertazione con le parti sociali e con i Comuni, che sappia porre la giusta attenzione alle caratteristiche territoriali delle aree montane e tenga conto di fattori rilevanti quali il rischio idrogeologico e la redditivita’ dei fondi agricoli’’. Sono queste le principali richieste avanzate oggi dall’ANCI - rappresentata dal sindaco di Senigallia e presidente di ANCI Marche Maurizio Mangialardi - nel corso dell’audizione informale presso l'Ufficio di presidenza della commissione Finanze e Tesoro del Senato, riguardante il disegno di legge sulle ‘’misure urgenti di esenzione IMU’’.
Sempre in tema di esenzione dei terreni agricoli montani, l’ANCI ha osservato che ‘’non e’ stata fornita alcuna nota metodologica circa i parametri utilizzati, ne’ con riferimento alla stima complessiva, ne’ alla sua disaggregazione per ciascun Comune. Le stime ministeriali – afferma Mangialardi - devono pertanto essere riviste alla luce dei gettiti effettivi, al fine di evitare gravi criticita’ di tipo sia finanziario che gestionale e provvedere alle compensazioni che si renderanno necessarie’’.
Nel corso dell’audizione, infine, il rappresentante dell’ANCI ha posto nuovamente all’attenzione del Senato le richieste ancora inevase sulla finanza locale: ‘’Ripristino del trasferimento integrativo di 625 milioni, a fronte del congelamento della disciplina Imu-Tasi 2014; assicurare un avvio finanziariamente sostenibile per le Citta’ metropolitane, alle quali la legge assegna nuove funzioni non gestibili nelle attuali condizioni; riprendere la tematica della riscossione locale che richiede una riforma stabile e duratura, anche in attuazione della Delega fiscale; concertare il ruolo dei Comuni nella riforma del Catasto e nel decentramento delle funzioni catastali, che costituisce ad avviso dell’ANCI una condizione decisiva per il buon esito della riforma stessa’’.

Pubblichiamo il documento dell’Anci consegnato il 10 febbraio 2015 presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica, nell'ambito dell'esame del disegno di legge n. 1749 (conversione in legge del d.l. n. 4 del 2015).

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